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Di Renzo: ‘Francavilla non entra nei comuni virtuosi, sarà possibile continuare a cementificare’

Francavilla al Mare. “Francavilla ha perso un’occasione importante per diventare capofila della ‘vallata virtuosa’, un insieme di comuni limitrofi (Villamagna, Tollo, Miglianico, ecc) che a discapito delle appartenenze politiche credono che bisogni insistere su politiche tese ad incentivare stili di vita all’insegna della sostenibilità ambientale come ad esempio l’opzione  “cementificazione zero”, la mobilità sostenibile, i rifiuti zero ecc”.

Così in una nota il capogruppo dei Democratici per Francavilla, Stefano Di Renzo, che aggiunge: “Siamo molto soddisfatti del voto favorevole dei consiglieri del Pd Di Girolamo e Bruno che hanno dimostrato coraggio e indipendenza di giudizio. Rimaniamo sorpresi, invece, dal voto dell’Idv e da quello determinante del consigliere di opposizione Daniele D’Amario.Sono campate in aria le giustificazioni dell’assessore Giangiacomo, il quale ha affermato che poiché l’amministrazione ha già posto in essere politiche ‘virtuose’, non serve entrare nell’associazione, spendendo 1.300 euro di iscrizione. Tra le politiche virtuose rivendicate da Giangiacomo, tralasciando il taglio delle 45 piante di tiglio di  viale nettuno, vi sarebbe anche l’interpretazione della recente sentenza Tar sul caso Royal, che a suo dire dimostrerebbe la volontà di non cementificare il territorio costiero. Infatti, nel relativo comunicato stampa rilasciato dal Sindaco si legge che la sentenza da ‘pienamente vigore all’ azione amministrativa dell’ente volta alla riqualificazione del territorio, alla difesa dell’ambiente e della vocazione turistico- ricettiva di Francavilla  attraverso una politica che mira ad evitare ulteriori cementificazione’.Niente di più sbagliato. Luciani dimentica di aggiungere che in cambio del cd ‘plus valore’ il Comune potrà consentire il cambio d’uso a qualsiasi titolare d’albergo che ne farà richiesta. Dov’è allora questa difesa della ‘vocazione turistico-ricettiva’ se si consente a qualsiasi struttura ricettiva alberghiera di trasformarsi in residenza? In buona sostanza, con l’amministrazione Luciani, non si evita il consumo eccessivo del territorio ne tantomeno il sovraccarico antropico della zona ricompresa nella fascia costiera, ma, al contrario,  pagando il cd  ‘il valore pubblico’, avremo altri condomini al posto degli alberghi, con buona pace della ‘vocazione turistica-ricettiva’ di Francavilla. Piuttosto, la sentenza dice chiaramente che quelle aree della città che il Prg ha destinato ad un uso turistico ricettivo si sarebbero potute salvare, mettendole al riparo anche dal decreto sviluppo, mentre ora, grazie alla ‘vocazione turistica’ del sindaco Luciani, possiamo dire addio alle poche strutture alberghiere rimaste che, abbandonate a se stesse, senza azioni di marketing turistico, scivoleranno verso il cambio di destinazione d’uso.Con l’adesione ai comuni virtuosi Luciani avrebbe potuto dimostrare una volontà reale di combattere le politiche di cementificazione che negli anni hanno distrutto Francavilla, ma così non è stato, dimostrando nei fatti di avere ben poca affinità politica con quel Pd del quale vorrebbe far parte”.