“Ho inoltre presentato altri due emendamenti. Il primo – continua la Cittadina – voleva limitare la possibilità dei sindaci, e delle amministrazioni dei comuni sotto i 5000 abitanti, di adottare atti di natura tecnica gestionale, solo ed esclusivamente ai casi di documentata e riscontrata assenza di figure idonee tra i dipendenti del Comune. L’obiettivo di tale emendamento era quello di evitare che il Sindaco e le amministrazioni comunali, non subendo alcun tipo di controllo, possano con i loro atti concretizzare clientele e favoritismi”.
“Non accolto nemmeno il suggerimento di trasferire, a partire dal 1 gennaio 2014, la competenza in materia di riscossione del bollo auto dalle Regioni ai Comuni di residenza degli automobilisti che avrebbe permesso ai comuni in “sofferenza finanziaria”, di avere maggiori risorse disponibili per migliorare della qualità della vita dei cittadini mentre siamo riusciti a far votare al Partito Democratico un emendamento – conclude la Blundo – che obbliga a scegliere gli scrutatori dei seggi elettorali mediante il sorteggio”.