Poi tanti giovani che sia Viani che Galasso hanno indicato nei rispettivi direttivi. Vicinanza al Partito dei consiglieri La Barba e Pirozzi oltre che del Vicesindaco Di Lorenzo.
Pronto il commento dei circoli cittadini di Sinistra Ecologia e Libertà e Uniti a Sinistra attraverso i rappresentanti Tiziano Sangiuliano e Moreno Bernini che in una nota dicono: “Il rinnovo del direttivo e l’elezione del segretario cittadino del Pd lasciano perplessi e attoniti. La guerra delle tessere, vecchio giochino della peggior Democrazia Cristiana, ha visto protagonista le truppe del sindaco Luciani lanciato alla conquista anche della gestione del Pd locale. Non volendo ingoiare il rifiuto della tessera del partito ha provato a conquistarlo con una campagna tesseramento degna della peggior Bulgaria comunista. La sua concessione da parte del segretario Pd solo in cambio di un rientro di due assessori in giunta ha il sapore amaro di cencelliano memoria e nulla ha a che fare con il vero gioco democratico e della rappresentanza basata su capacità ed esperienza amministrative. La gestione della città è ora nella mani di due fazioni: il potenziale Pd pro Luciani ed il Pd del segretario Viani che ha visto stringersi attorno a lui tutti quelli che ormai di Luciani ne hanno pieno le tasche. Sel e Uniti a Sinistra stigmatizzano quanto è avvenuto. Crediamo che ormai questa guerra non può che portare ad uno mero scontro di potere che nulla dovrebbe a che fare con la risoluzione dei problemi cittadini. Quali sono le politiche per il rilancio commerciale e dell’economia in generale? Dove sono le politiche sostenibile in urbanistica? Dove sono le politiche sociale e per la scuola? Dov’è il confronto democratico tra le forze politiche, i movimenti e l’amministrazione Luciani? che si vuol fare del porto? Del Prg? Della piscina? ecc.. Il nuovo segretario Pd (che poi è il vecchio) si è ritrovato suo malgrado protagonista e vincitore di una battaglia per la salvezza nel partito Democratico di Francavilla da un’occupazione selvaggia a colpi di tessere chiunque fosse il richiedente, con tanti cavalli di ritorno. Gli auguriamo di ritrovare la via delle buone pratiche del miglior centrosinistra a cui i nostri gruppi politici guardano con interesse se scevro da personalismi, ambizioni sindacali o
regionali e riempito di contenuti di partecipazione e democrazia. Cose che il cosiddetto centrosinistra di Antonio Luciani non presenta affatto. Potevamo anche noi prendere scorciatoie ed arrivare alle poltrone cavalcando il cavallo vincente Luciani, non l’abbiamo fatto ed oggi i fatti ci danno ragione”.