A fine mese termineranno i lavori del primo lotto nella nuova scuola dell’infanzia di Santa Teresa, ma il patto di stabilità impedisce di spendere ulteriori soldi per ultimare la costruzione dell’intero edificio, secondo le norme previste per la sicurezza e la salute dei giovani allievi.
Di seguito la lettera:
Ci rivolgiamo a Voi in qualità di Sindaco e di Presidente del Consiglio Comunale di Spoltore, città della Provincia di Pescara, che conta 20mila abitanti. Abbiamo deciso di scrivere questa lettera per sottoporre alla Vostra autorevole attenzione il grave problema che affligge il nostro Comune, ma anche tutte le altre Amministrazioni municipali d’Italia, relativamente alle rigide regole del Patto di Stabilità che impediscono anche ai Comuni virtuosi di investire per realizzare interventi rilevanti e prioritari per la collettività. Il Comune di Spoltore ha un bilancio sano, con 7 milioni di euro in cassa che potrebbero essere spesi per effettuare lavori nell’ambito dell’edilizia scolastica e, opera non meno importante per la popolazione, per la costruzione del nuovo cimitero cittadino, indispensabile essendo quasi terminati i loculi nel camposanto esistente. Riguardo all’edilizia scolastica vorremmo mettervi a conoscenza dell’impossibilità per il nostro Ente di ultimare la costruzione della nuova scuola dell’infanzia nella frazione Santa Teresa, in cantiere da alcuni anni, in quanto per l’obbligo di rispettare il Patto di Stabilità non possiamo nemmeno utilizzare i soldi che abbiamo. Da una parte, infatti, lo Stato obbliga i Comuni a tenere le scuole a norma, idonee per la sicurezza dei bambini, dall’altra a causa del Patto non si può spendere per l’adeguamento delle strutture e per nuove realizzazioni. Come hanno fatto prima di noi altri Amministratori di Enti locali, vi domandiamo quindi se in nome dei vincoli stabiliti dall’Europa dobbiamo sacrificare anche la sicurezza dei nostri bambini, dobbiamo negare una sepoltura ai defunti, lasciare strade, parchi e marciapiedi senza manutenzione, non intervenire nelle emergenze ambientali o quando si rende necessaria l’opera della protezione civile? Dobbiamo arrivare a tagliare servizi e sussidi sociali? Prestazioni che rappresentano un’ancora di salvezza, spesso l’unica, per la fasce più deboli della popolazione, per anziani meno abbienti, disabili e per tutte le famiglie drammaticamente colpite dalla crisi economica? Per i suddetti motivi ci appelliamo a Voi affinché siano varati provvedimenti per allentare i vincoli del Patto di Stabilità per consentire al Comune di Spoltore di spendere le risorse delle quali dispone per opere pubbliche, la cui realizzazione è ormai improcrastinabile. In alternativa, chiediamo almeno una deroga al Patto per permettere alla nostra Amministrazione di poter intervenire con 2 milioni di euro per completare la scuola dell’infanzia della frazione Santa Teresa, che altrimenti rischia di restare una cattedrale nel deserto.
Certi di un Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.
Il Sindaco Luciano Di Lorito
Il Presidente del Consiglio Comunale Lucio Matricciani