Così in una nota il portavoce del Comitato Risorgi Sirena di Francavilla al Mare, Pierfrancesco Fimiani, che aggiunge: “In quella circostanza, il partito che sorregge l’amministrazione Luciani si contrappose al sindaco che, com’è noto, ha l’intenzione opposta, ovvero quella di demolire uno degli pochi edifici storici della città ed ampliare la piazza esistente. È noto a tutti che la Sirena simboleggi la dolorosa ricostruzione avvenuta dopo la guerra quando, a seguito di bombardamenti e rappresaglie, l’intera fascia costiera di Francavilla fu rasa al suolo. Scomparvero ville, palazzi ottocenteschi e il celere Circolo La Sirena che costituiva il fiore all’occhiello di quella che era definita la ‘Perla d’Abruzzo’. Di certo occorre trovare una nuova e più moderna funzione all’edificio, che costituisce uno dei cespiti più rilevanti del patrimonio comunale, ma non è accettabile che la demolizione sia l’unica soluzione. Noti architetti e urbanisti sono convinti che la Sirena possa tornare a vivere attraverso la valorizzazione delle eccellenze territoriali. È stato altresì dimostrato che si può intervenire sugli impianti (ormai vetusti) con soluzioni che consentano il risparmio energetico necessario per la gestione della struttura. Anche il Comitato di cittadini che si è costituito lo scorso dicembre ha fatto le sue proposte, ma altre ancora possono essere prese in esame, come quella di offrire un punto di appoggio alle neo imprese locali in fase di star-up. La parola definitiva passa ora al Consiglio Comunale che va in scena venerdì 6 settembre. La mozione presentata da Di Renzo, La Barba e Pirozzi metterà tutti i consiglieri e il sincaco Antonio Luciani di fronte ad una scelta di portata storica, che segnerà il futuro della città. Ci appelliamo a loro affinché agiscano con coscienza e lungimiranza”.