I senatori a cinque stelle ricordano che “in data odierna non risulta ancora intrapresa alcuna azione di rivalorizzazione del complesso edilizio di cui sopra, né è dato conoscere l’inizio degli eventuali lavori di recupero della Chiesa della Lauretana, vera e propria perla del patrimonio artistico, culturale, storico e religioso della città di L’Aquila, collocata nell’omonima piazzetta dove gli annali indicano essere presente da sempre un edificio di culto mariano, risalente all’edificazione delle mura difensive cittadine di inizio tredicesimo secolo”.
Inoltre nell’interrogazione si spiega che “buona parte degli indennizzi pubblici, destinati al recupero degli immobili ospitanti istituti religiosi, non risultano essere stati ancora elargiti nonostante il Comune dell’Aquila abbia dichiarato con atto del 20 agosto 2010 (Protocollo 32358) l’area di interesse ‘Area a “breve” – Ambito B, mediante avviso pubblico del 25 giugno 2009, in seguito all’intesa tra sindaco e Commissario delegato alla Ricostruzione del 17 giugno 2010”.
Nell’interrogazione si richiede “se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quale sia lo stato dell’arte in merito alla pratica di recupero del complesso edilizio denominato Istituto FMA Piazza Lauretana 2 comprendente la Chiesa della Lauretana in L’Aquila; quali siano i tempi occorrenti e le somme destinate al recupero di detto complesso e quali le verifiche effettuate al fine di separare fisicamente la Chiesa seicentesca dall’immobile realizzato negli anni ’60 del secolo scorso con gravi pregiudizi sia estetici che strutturali; se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle proposte attualmente all’attenzione degli organi competenti per il recupero urbanistico dell’area denominata Santa Croce – Lauretana e delle soluzioni all’esame per la riqualificazione dell’ornato della storica piazza, che vede insistere su un noto complesso settecentesco adibito fino all’aprile 2009 ad uffici della Provincia; quali atti intenda porre in essere al fine di rendere meno dispendiose le lungaggini burocratiche relative alla ricostruzione degli immobili di interesse culturale e religioso siti nel centro storico di L’Aquila”.