Provincia di Chieti, D’Amico: ‘Forse la soluzione per l’alto numero di cinghiali è vicina’

cinghiali_unoChieti. “Una soluzione per drenare l’alto numero di cinghiali parrebbe essere alla porte. Finalmente, dopo tanto immobilismo, la Provincia di Chieti ha dato un primo segnale concreto di voler agire”.

Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “E’ accaduto ieri nella riunione della Commissione Consiliare Agricoltura, Caccia e Pesca dove il responsabile del settore, De Vincentiis, ed il comandante della Polizia Provinciale, Ferrante, hanno relazionato sui contenuti delle scelte cui l’amministrazione è intenzionata a muoversi. Non c’è nulla di formale ancora tanto che, la commissione, tornerà riunirsi nei prossimi giorni per discutere e deliberare in merito. L’intenzione dell’amministrazione è di muoversi in due tempi: un azione immediata con abbattimenti selettivi nella aree dove più si riscontrano danni alle colture agricole ed incidenti automobilistici ed una più duratura con un piano triennale di contenimento. La prima azione potrebbe essere svolta anche all’interno della aree di riserva regionale purchè questo sia autorizzato da apposite ordinanze dei aindaci. Sulla seconda azione sarà necessario creare le più utili sinergie con gli Ambiti Territoriali di Caccia, le associazioni agricole e venatorie, gli enti locali per mettere a sistema una serie d’iniziative più ampie che non si limitino solo agli abbattimenti. In attesa di conoscere in dettaglio i contenuti delle azioni noi abbiamo raccomandato rapidità nell’agire alla luce dell’acclarato ritardo si è accumulato in  questi anni che hanno fatto della provincia di Chieti la ‘maglia nera’ dell’intera regione Abruzzo nel non aver fatto nulla. Abbiamo altresì dichiarato la disponibilità a voler contribuire con idee e proposte le quali, se accolte, favoriranno il nostro voto e sostegno ad entrambe le azioni. Per noi sarà importante avere chiarezza e contezza su quanti e quali capi verranno abbattuti, sulla certezza del controllo sanitario dei capi prima del loro consumo umano che vorremmo destinato alle mense caritatevoli, su un controllo rigoroso delle forze di polizia che partecipino alle battute solo gente esperta e capace. L’azione immeditata verrà deliberata dalla giunta mentre, il piano triennale di contenimento, dal consiglio provinciale”.

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