“Il quoziente familiare – spiega il capogruppo di Scelta Civica per l’Italia, Alessandro Giardinelli – è uno strumento ideato quale modello d’equità tributaria per rimodulare la tassazione o l’accesso ad alcuni servizi pubblici, tenendo in considerazione alcune condizioni quali la numerosità del nucleo familiare, i figli a carico, gli anziani, gli invalidi, i disabili presenti in famiglia ed anche la tipologia della fonte reddituale (dipendenti autonomi o pensionati), casistiche non considerate dall’attuale scala d’equivalenza Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente delle famiglie). Infatti oggi il sistema Isee non considera le reali necessità della famiglia, non considera la famiglia come ammortizzatore sociale, crea in effetti una sperequazione sociale. Con la presentazione di tale ordine del giorno si vuole procedere nella politica che vede la famiglia al centro della società, sostenendo la famiglia che rappresenta il luogo privilegiato ove si favorisce la crescita degli individui e dove gli stessi possono realmente diventare persone. Si vuole promuovere la famiglia che agisce da sistema di protezione dei propri componenti nei passaggi cruciali delle fasi del ciclo di vita e diviene risorsa fondamentale per la comunità stessa perché riesce ad attivare, al proprio interno, una fattiva solidarietà intergenerazionale fondata sui principi delle gratuità e della socializzazione. Tale politica si basa sul principio di sussidiarietà, con particolare attenzione alle situazioni di maggiore criticità”.