Così in una nota il rappresentante del Comitato Salviamo gli alberi di Viale Nettuno, Luca Pelliccia, che aggiunge: “Infatti malgrado: i suggerimenti e le soluzioni tecniche proposte dal comitato e dalle associazioni ambientaliste nazionali e locali per procedere al rifacimento dei marciapiedi senza dover abbattere i tigli di viale Nettuno; l’entrata in vigore della legge 10 del 2013, che all’art. 7 definisce la tutela di viali monumentali nei centri urbani quale viale Nettuno, rappresenti una svolta culturale e civica nella direzione dello sviluppo sostenibile che cambia da oggi in avanti il modo di rapportarsi delle amministrazioni pubbliche nei confronti del patrimonio ambientale storico monumentale di un territorio; la comunicazione del Corpo Forestale dello Stato che definisce come …difficilmente accettabile , alla luce della nuova normativa , il taglio a raso dei 55 tigli; un’ interrogazione parlamentare presentata da Gianni Melilla; si vuole ad ogni costo cancellare un pezzo di storia e di patrimonio ambientale e culturale della città per soddisfare il proprio ego politico. I consiglieri comunali, nel prossimo Consiglio, hanno l’occasione di distinguersi da questa scelta sciagurata votando la mozione presentata dal consigliere Stefano Di Renzo tesa ad impedire il taglio dei tigli ma, al tempo stesso, consentire il rifacimento immediato dei marciapiedi . Soprattutto i consiglieri di Pd e Idv diano segno di ravvedimento rientrando nel solco della tradizione del buon governo e della sensibilità delle amministrazioni di centrosinistra che, di fronte ad una legislazione palesemente a difesa dell’ambiente, mai si sognerebbero di dare ugualmente il via al taglio indiscriminato del patrimonio arboreo. Diversamente si assumeranno delle responsabilità politiche e non di cui dovranno rispondere di fronte ai cittadini e nelle sedi appropriate. Intanto Il Comitato stigmatizza l’atteggiamento di ambientalista di comodo rivestito dal sindaco Luciani nel porsi contro il progetto petrolifero Ombrina Mare mentre nella sua città si appresta a cancellare 55 tigli tra l’altro protetti dallo stesso Regolamento Comunale per il verde. Contraddittorie sono poi le affermazioni di volere inserire nello statuto comunale la valorizzazione del concetto di bellezza quando si vuole annientare la bellezza rappresentata dall’insieme dei 55 tigli più che sessantenni. Intanto – conclude Pelliccia – il Comitato prosegue nella sua attività a difesa del bene comune alberi di viale Nettuno e ha inviato a tutti parlamentari abruzzesi ed a tutti i componenti del Consiglio della Regione Abruzzo una lettera in cui si chiede l’adesione agli scopi del Comitato al fine di salvare i tigli di viale Nettuno”.