Nel provvedimento sono stati rilevate “gravi irregolarità contabili, tali da incidere sul rendiconto 2010” e, più precisamente, una differenza tra l’importo del fondo di cassa determinato dal tesoriere e quello determinato dall’ente, alla data del 31 dicembre 2010, riferito a pagamenti per azioni esecutive 2009-2010 non ancora regolarizzati, per un importo complessivo di circa 750 mila euro.
A rendere nota la notizia è il capogruppo consiliare di L’Aquila Oggi – Idv, Angelo Mancini.
La Corte dei Conti rileva, inoltre, che il rendiconto 2010 è stato approvato il 18 luglio 2011, oltre il termine fissato, e che la gestione di competenza ha un valore negativo di risultato ed è caratterizzata da un disavanzo anche per le annualità precedenti, dovuto alla non attendibilità e alla sovrastima delle previsioni di entrata. Viene rilevato, poi, fa sapere ancora Mancini, il “mancato stralcio di crediti di dubbia o difficile esigibilità dal bilancio” e “la mancata attuazione di consolidamento dei conti con le proprie aziende, società o altri organismi partecipati”. Il Comune, in sostanza, non ha stabilito con precisione qual è la somma da trasferire alle società partecipate per i servizi erogati.
Si contesta inoltre la mancata adozione dei provvedimenti relativi ai criteri e alle modalità di reclutamento del personale e di conferimento degli incarichi negli organismi partecipati, il fatto che l’indebitamento, al 31 dicembre 2010, non trova coincidenza con il totale dei debiti di finanziamento indicato dal conto del patrimonio, che il totale dei crediti, sempre a questa data, non coincide con quello dei residui attivi, che il totale dei debiti di funzionamento non coincide con quello dei passivi ed altro ancora.
“Un esame dettagliato” osserva il capogruppo consiliare “ che fotografa una gestione amministrativo contabile vergognosa e che sicuramente si ripeterà, per alcuni punti, anche per gli esercizi finanziari successivi al 2010. Ora, sicuramente, il sindaco Cialente e il suo assessore al Bilancio De Santis diranno che non ne sapevano nulla e che la responsabilità è degli uffici, dell’Organo di Revisione contabile, del Consiglio comunale o addirittura della stessa Corte dei Conti. Invece, quello che risulta evidente, è una totale mancanza di professionalità e di responsabilità da parte dell’amministrazione nella gestione di uno strumento fondamentale, soprattutto in questo momento, quale quello del bilancio”.