“La nevicata dello scorso febbraio ha lasciato il segno” ha raccontato il primo cittadino Antonello Linari. “Un’ondata di maltempo così eccezionale non si dimentica facilmente. Per questo motivo il Comune ha varato il Piano Neve 2012-2013, visto anche che la tendenza meteo già nota, come comunicato ai Sindaci dalla Protezione Civile, porta precipitazioni nevose, da dicembre ad aprile, anche a bassa quota tali da mettere in difficoltà la viabilità carrabile e pedonale”.
In considerazione del fatto che il Comune non possiede mezzi idonei a fronteggiare un’eventuale emergenza neve, il territorio è stato suddiviso in 6 zone d’intervento a cui fanno capo alcune ditte opportunamente attrezzate che interpellate dagli uffici hanno dato la loro disponibilità ad intervenire e alle quali sono state associate le relative zone a seconda della tipologia e delle dimensioni dei mezzi in dotazione. I dipendenti comunali, i volontari e gli amministratori si occuperanno di raccogliere le segnalazioni di anziani e malati e consegnare a domicilio medicine e generi alimentari di prima necessità. I numeri di telefono da contattare saranno pubblicati sul sito web dell’Ente.
“Lo scorso febbraio si è lavorato bene” ha aggiunto Linari “cercando di arginare il più possibile i disagi e i rischi per pedoni e mezzi, ci ripromettiamo di fare lo stesso qualora dovessero verificarsi ondate violente di maltempo. Resto però da sciogliere il nodo dei costi per quanto riguarda Torre de’ Passeri, dopo aver rendicontato analiticamente tutte le spese, come richiesto dall’apposita normativa, e rendendosi necessario pagare alle imprese il lavoro svolto, si è riusciti, comunque, a pagare i lavori svolti a inizio anno anticipando con fondi propri, risorse che devono essere assolutamente reintegrate (lo speriamo!). I Comuni – ha aggiunto ancora il sindaco – hanno oggettive e gravi difficoltà economiche. Ieri insieme ai sindaci abruzzesi ho partecipato alla protesta delle fasce tricolore promossa dal consigliere regionale e capogruppo del Pd Camillo D’Alessandro. Si tratta di una questione non più rinviabile il problema del ristoro ai Comuni delle spese sostenute per far fronte alle emergenze provocate dalle nevicate dello scorso febbraio va subito affrontato. Si rischia il blocco”.