“Alla luce dei cambiamenti di questi ultimi anni, dalla crisi internazionale, alla difficile situazione economica del nostro Paese, dalla mancanza di analisi e progettualità del sistema economico produttivo della nostra città, al riordino delle Province e alla riduzione della spesa pubblica, che hanno messo in discussione il ruolo, la funzione, la vocazione e il futuro di Chieti nel più ampio contesto provinciale e regionale – ha detto Di Primio – avverto forte l’esigenza di confrontare le idee, i progetti, i programmi e le aspettative dell’amministrazione, con importanti e fondamentali portatori d’interesse, quali i rappresentati degli Ordini Professionali, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria di Chieti, nonché con il rettore dell’Università d’Annunzio ed esaminare con loro le questioni e i problemi attuali, individuando soluzioni di lungo termine, certo inoltre, che riempire i contenitori vuoti, come qualcuno invoca, quasi fosse la panacea d’ogni male, è banalizzare il problema e combattere per conservare la Provincia è una missione, ma non l’unica risposta al futuro di Chieti”.