“Il comportamento tenuto ieri in aula da alcuni consiglieri comunali del Pd ha ormai superato ogni limite: dopo la pioggia di offese e insulti ricevuti ieri nel corso della seduta del Consiglio comunale, come uomo e come sindaco di Pescara ho formalmente chiesto l’intervento autorevole del prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, e del presidente del Consiglio Roberto De Camillis affinchè venga ripristinato e garantito in aula il rispetto dovuto all’istituzione che il sottoscritto rappresenta legittimamente e in virtù di un mandato ricevuto dai cittadini”, ha detto il sindaco Luigi Albore Mascia. Dopo lo scontro di ieri con il consigliere comunale Pd Enzo Del Vecchio, che ha pesantemente apostrofato il sindaco in aula, Mascia ha scritto oggi due lettere, la prima indirizzata al prefetto D’Antuono, la seconda al presidente del Consiglio comunale De Camillis, chiedendo maggiore rigore.
Il primo cittadino ribadisce che il Consiglio comunale non può trasformarsi “in un ring in cui volano sedie o offese personali senza alcun riguardo”. In riferimento “agli atteggiamenti, ai modi e alle espressioni verbali” spiega Mascia che “è divenuta una indecorosa consuetudine, da parte soprattutto di alcuni ben individuati esponenti del Partito Democratico (proprio gli stessi magari che hanno chiesto e ottenuto il Suo autorevole intervento circa presunte mancanze di questa amministrazione) di rivolgersi alla persona del sindaco con frasi, contegni e termini assolutamente irrispettosi quando non apertamente offensivi”. Il primo cittadino ha inviato al prefetto i verbali del consiglio comunale incriminato. “Al di là della tutela della mia onorabilità personale”, si legge nella lettera indirizzata al prefetto, “per la quale sto valutando le azioni da intraprendere, le volgarità di tali comportamenti risultano essere assolutamente intollerabili in riferimento al rispetto dovuto alla Istituzione che il sottoscritto rappresenta legittimamente e in virtù del mandato dei cittadini di Pescara. Le chiedo allora di intervenire, con tutta la sua autorevolezza, nei confronti di quei consiglieri comunali dell’opposizione, responsabili di tali atteggiamenti, al fine di richiamarli a un comportamento rispettoso dell’istituzione di cui fanno parte e consono a un ruolo nei confronti del quale sembra abbiano perso, insieme a una elementare civiltà di comportamento, anche il dovuto riguardo”.
Nella lettera inviata al Presidente del Consiglio De Camillis, il sindaco Albore Mascia, in riferimento alle offese che si sono ripetute ieri, ha sottolineato come “non vi sia stata da parte dell’ufficio di presidenza un’adeguata difesa della dignità dell’assemblea, prima ancora che della mia onorabilità personale”.
Daniele Galli