“La notizia del trasferimento dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale – spiegano Giardinelli e Di Iorio – è legata alla razionalizzazione della spesa sanitaria regionale da parte della Regione Abruzzo, che comporterà una riduzione delle Unità Operative Complesse nel territorio. L’ordine del giorno vuole sottolineare che tale giustificata riduzione deve necessariamente tenere conto delle eccellenze e delle effettive esigenze della sanità territoriale e non soffrire di una selezione meramente politica, legata alle pressioni esercitate dai vari rappresentanti politici locali. Le scelte dovranno essere fatte in base al bacino di utenza, al numero dei ricoveri, ai tassi di operatività, alla tipologia delle prestazioni, ed inoltre tenendo conto che i metodi applicati dovrebbero consentire di concentrare le specialità ad elevata specificità negli ospedali di riferimento della Regione tra i quali il nostro ospedale clinicizzato di Colle dell’Ara. Lo stesso programma operativo 2010-2011 prevede espressamente che . Numeri alla mano, il Servizio di Medicina trasfusionale dell’ospedale civile di Chieti risulta un’eccellenza del Sistema sanitario abruzzese e della Provincia di Chieti in particolare, non solo per l’attività trasfusionale ma anche per quella ematologica, in favore di pazienti con gravi malattie emorragiche e trombotiche. Nell’ordine del giorno – concludono i due consiglieri – si chiede al sindaco di attivarsi in ogni sede politica e istituzionale affinché l’Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale del Policlinico di Chieti sia mantenuta e potenziata, dovendo anche supportare le eccellenze attuali e quelle in via di realizzazione nell’intero complesso ospedaliero come l’imminente apertura del Polo Cardiochirurgico”.