La So.ha Giovani cittadini attivi comunica l’adesione alla raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sul reddito minimo. La campagna, alla quale aderiscono associazioni e partiti di tutta Italia, propone l’introduzione di uno strumento di sostegno al reddito, una sorta di ammortizzatore sociale per categorie disagiate, come disoccupati (soprattutto ultracinquantenni) e giovani in cerca di una prima occupazione. In concreto si tratta di un salario fornito dallo Stato, variabile da nazione a nazione, dai 345 euro al mese della Germania ai 1.200 della Danimarca. In Italia si è ipotizzato tra i 500 e i 1.000 euro, in genere vincolati alla ricerca di una nuova occupazione o alla partecipazione a programmi formativi. Dopo vent’anni e quattro raccomandazioni dalla Commissione europea, che hanno portato tutti gli Stati ad adottare misure di questo tipo, solo l’Italia, la Grecia e la Spagna non hanno ancora adottato il reddito minimo.
“Il reddito minimo è uno strumento per far riprendere i consumi”, dicono dalla Soh.ha, “far ripartire l’economia, aiuta i giovani ad essere meno ricattabili nel mondo del lavoro e favorisce l’indipendenza degli stessi sgravando le famiglie dal doverli mantenere in toto. La Germania lo ha introdotto nel 1961 e continua a mantenerlo ancora oggi nonostante le sue rigide politiche di austerità”.
La SO.HA inizierà la raccolta firme in occasione del 5° Festival Culture Giovani che si terrà dal 20 al 22 luglio nel parco pubblico Ex Caserma Di Cocco.
Daniele Galli