Nel Consiglio Comunale di lunedì scorso il Cittadino Governante ha contestato, infatti, “la conferma, nel nuovo statuto della Giulianova Patrimonio, della scelta dell’Amministratore unico e del Revisore unico, cosa che sostanzialmente assegna ad una ristrettissima assemblea composta da Sindaco, Amministratore unico e Revisore unico (questi ultimi nominati dal Sindaco) la gestione di numerose attività comunali per svariati milioni di euro ogni anno”.
Per l’associazione giuliese “è ancora più grave alla luce di quanto accaduto con l’operazione giudiziaria ‘Castrum’”.
Il Cittadino Governante, durante la stessa seduta ha stigmatizzato anche “il continuo aumento del costo di gestione dei rifiuti, che ormai ha superato i 6 milioni di euro, nonostante il lodevole impegno dei cittadini nel far crescere la percentuale della raccolta differenziata. Quando questo accade, ovunque, riduce della metà i costi e la conseguente tassazione (TARI)”.
L’associazione, rappresentata in consiglio da Franco Arboretti, ha polemizzato anche per “l’assenza, tra le Entrate, della cospicua monetizzazione prevista dalla legge per il danno paesaggistico causato nell’area ex Migliori-Longari e cristallizzato come reato nell’iter del giudizio penale”.
Dubbi e critiche dal Cittadino Governante ad un’amministrazione che “manca di progettualità, competenza e trasparenza”.