” Mi duole constatare l’insipienza e gratuità delle affermazioni rese pubbliche da alcuni politici ed ex amministratori”, dice il sindaco, in seguito alla vicenda del richiedente asilo identificato e allontanato dalla polizia locale durante il mercato del lunedì, ironizzando su un problema serio e sentitissimo che affligge la nostra cittadina e l’Italia intera”.
Questa l’analisi di natura politica, ma il sindaco torna con ulteriori dettagli sulla vicenda.
“Per la cronaca, la comunicazione in questione innanzitutto si riferiva al fermo di un richiedente asilo da parte della polizia locale”; prosegue, “in possesso di sostanze stupefacenti e, in seguito, di altro che effettuava accattonaggio molesto ponendo in essere anche dei furti nei pressi del banco di frutta al mercato, come da dichiarazioni rese dai commercianti e passanti i quali, per primi, hanno richiesto il tempestivo l’intervento degli agenti, ai quali va il mio plauso.
Al di là del fatto specifico, è chiarissimo che spesso ci si trova a dover affrontare dette situazioni anche a causa della politica dell’accoglienza incontrollata imbastita dal Governo Centrale, che riversa innumerevoli disagi sui comuni come il nostro e parte dell’inconsistente classe politica albense, invece di appoggiare il pregevole operato – effettuato spesso in condizioni difficili – della nostra Polizia Locale, lo deride prendendone spunto per attaccare l’amministrazione comunale e ponendo in secondo piano i risultati ottenuti.
Al consigliere Colonnelli ed agli altri censori che vogliono strumentalizzare una vicenda così delicata e trarre spunto per affermazioni poco attinenti alla realtà, replico dicendo che per, quanto di competenza e possibile, l’attenzione sarà sempre massima su questi ed altri temi riguardanti la sicurezza dei cittadini, come anche il contrasto ai venditori abusivi contro i quali abbiamo dedicato il servizio della pattuglia serale della polizia municipale per rendere pienamente fruibile la passeggiata del lungomare. Come già scritto a novembre scorso in una missiva inviata al Prefetto, una cittadina a vocazione turistica come Alba Adriatica fa fatica a gestire le difficoltà derivanti dai flussi migratori tenendo conto di una polizia municipale sottodimensionata rispetto alle esigenze di un territorio che conta quasi 13mila abitanti”.