Lo dicono in una nota il capogruppo in Consiglio Provinciale ed il vicesegretario provinciale del Pd, Camillo D’Amico e Chiara Zappalorto, che proseguono: “La logica perversa del fermare tutto e rinviare al futuro scelte e continuità amministrativa è stata una politica scellerata prodotta da Di Giuseppantonio & c. alla guida della provincia di Chieti che ha prodotto danni incalcolabili sul piano dell’immagine e della percezione dell’utilità dell’ente tra i cittadini amministrati. E’ inoltre evidente che la famosa filiera istituzionale tanto predicata in passato dal centrodestra sia inutile e spesso dannosa, soprattutto per il capoluogo che vede un’amministrazione comunal immobile, che vive di proclami e di idee vuote, soprattutto per il recupero del centro storico di Chieti e che non riesce ad interloquire con gli altri livelli istituzionali per recuperare un gioiello della storia teatina e ridare alla città un pezzo di cultura, la stessa cultura tanto sbandierata dalla destra in campagna elettorale ma di cui non si vedono tracce da ormai troppo tempo. Il Partito Democratico è pronto a collaborare e a condividere idee e progetti che vadano nel senso della valorizzazione della cultura e della storia e da subito presenteremo un’interrogazione per capire quale sia lo stato dell’arte sulla biblioteca De Meis, per scongiurare l’ennesimo danno nel cuore di Chieti”.