Francavilla al Mare. “I 7 tratti di litorale destinati alla balneazione a Francavilla sono ufficialmente classificati così: 2 “eccellente”, 4 “buono”, 1 “non classificato” (ma derivante da “scarsa” e chiuso temporaneamente alla balneazione con ordinanza del sindaco)”.
Si legge così in una nota del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, che prosegue: “Si aggiungono le foci che non sono adibite in generale alla balneazione. Francavilla deve recuperare sulla qualità rispetto alla percentuale regionale di tratti in “eccellente”: 29% contro il 69% (e il 90% di altre regioni…). Leggiamo i comunicati alla popolazione e agli organi di stampa del Sindaco Luciani di Francavilla al Mare e rimaniamo esterrefatti davanti ad una comunicazione istituzionale fuorviante rispetto alla realtà e irrispettosa delle norme comunitarie e nazionali in materia di informazione del pubblico circa la balneazione. Il Sindaco posta immagini con cartelli “Francavilla: mare Eccellente” (screenshot allegato) sul suo profilo Fb, cita il termine “eccellente” nei comunicati per tutti i tratti costieri in cui sostiene che i divieti sono atti dovuti in quanto riguardano le foci. La parola “eccellente” ha un preciso significato nella normativa relativa alle acque di balneazione (non è, insomma, un generico “bello”), con la classificazione che assegna i tratti di litorale in 4 classi di qualità: “scarsa”, “sufficiente”, “buono” e, appunto “eccellente”. La classificazione ufficiale dei 7 tratti destinati alla balneazione a Francavilla al Mare operata dalla Regione Abruzzo (si allega tabella della Delibera 124/2017) è la seguente: 100 metri a sud di Fosso Pretaro: “BUONO”; zona antistante Piazzale Adriatico: “ECCELLENTE”; 350 metri a Nord foce Alento: “BUONO”; 350 metri a Sud foce Alento: “BUONO”; corrispondenza Stazione FF.SS.: “BUONO”; via Tosti – angolo via Cattaro: “ECCELLENTE”; 140 metri a sud Fosso S. Lorenzo: “NON CLASSIFICATO”. Quest’ultimo tratto, derivante da uno precedentemente classificato in categoria “scarsa”, è temporaneamente chiuso alla balneazione secondo quanto prescritto dalla regione. Di conseguenza il Sindaco Luciani ha dovuto emanare un divieto di balneazione con l’ordinanza del 14 aprile 2017 (non c’entrano nulla le foci fluviali in questo caso). Pertanto il 29% dei tratti costieri di Francavilla è “eccellente”, il 57% “buono” e il 14% “non classificato” (ma derivante da “scarso”). Facciamo notare che in altre regioni la percentuale di “eccellente” supera il 90%. In generale in Abruzzo siamo al 69% di “eccellente”. Quindi invitiamo il sindaco a darsi da fare per recuperare visto che è molto indietro rispetto anche ad altre località abruzzesi. Evidenziamo che la Direttiva 7 del 2007 dell’Unione Europea e il Decreto 116 del 2008 obbligano gli enti locali a comunicare correttamente al pubblico lo stato di classificazione delle acque. Questo per quanto riguarda i tratti potenzialmente destinati alla balneazione”.
“Discorso diverso per le foci fluviali – conclude la nota – per le quali il divieto è permanente in quanto non sono tratti destinati alla balneazione. Facciamo notare che in teoria si potrebbe decidere di destinarli anch’essi ma, poiché consideriamo irrecuperabile la loro condizione, sono esclusi a priori; cosa che non accade in altri stati europei dove vengono normalmente classificati per la balneazione anche i fiumi. La direttiva infatti lo consente. Insomma, noi operiamo una censura preventiva. Invitiamo quindi le istituzioni ad evitare slogan e ad operare in ossequio alle leggi (e, possibilmente, di eliminare le cause di contaminazione, visto che a 140 m a sud di Fosso S. Lorenzo il primo prelievo dell’anno non è andato bene)”.