È quello che ha detto questa mattina l’assessore della Provincia di Chieti alle Politiche Sociali, Gianfranca Mancini, alla presentazione della guida dedicata alle donne dal titolo “Una opportunità fra Istituzioni e Società”.
“Il lavoro svolto dalla consigliera alla Parità – ha aggiunto il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – è importante per fondere una cultura del rispetto e della parità. Noi vogliamo celebrare le donne coraggiose che hanno il coraggio di denunciare i soprusi e tutte quelle privazioni di cui sono vittime. Ringrazio l’assessore Mancini il cui apporto è importante e di qualità. Mi sarebbe piaciuto avere più donne in Consiglio e Giunta Provinciale, però purtroppo l’organizzazione della politica non ancora riesce ad accogliere molte donne. Dovremo valorizzare meglio quello che il mondo femminile ci chiede. C’è un’ipocrisia di fondo nella legge che dice agli amministratori di poter scegliere i propri collaboratori e spesso i Consigli sono privi di donne. Possiamo valorizzare percorsi che valorizzino il ruolo delle donne”.
“In questo periodo – ha concluso la consigliera addetta alla Parità, Annarita Guarracino – mi sono posta diversi problemi. Vogliamo batterci per la parità delle donne e degli uomini e per l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro superando le discriminazioni. Importante è l’attuazione di uno sportello legale. Da quando sono entrata (ottobre 2010) ho trovato la situazione pronta, c’è stato un caso di discriminazione pochi giorni dopo la mia nomina. Laddove si ravvisa una discriminazione di genere, interverremo gratuitamente, in altri casi non abbiamo questo potere. Interverremo in casi di licenziamento nel primo anno di maternità e nel caso in cui si siano sostituzioni in questo stesso periodo. Noi parliamo delle grosse aziende, eppure abbiamo queste situazioni. Vogliamo divulgare al massimo l’attività della consigliera con questo sportello attraverso il quale le donne discriminate sapranno dove rivolgersi. Distribuiremo questo libricino in Provincia e alle associazioni che si occupano di queste problematiche. Molti uomini e molte donne spesso non ragionano sulla solitudine che ci circonda. Questa non vuole essere una soluzione, ma un passo avanti. Oltre a questo speriamo tantissimo che le consigliere e l’assessore possano aiutare le donne in un cammino. Come consigliera alla Parità di questa Provincia sono aperta al dialogo. Credo che sia pensiero di tutti lanciare un appello per liberare Rossella Urru. In Regione sta camminando un progetto per la doppia preferenza”.
Francesco Rapino