E’ quanto afferma in una nota il consigliere comunale del Pd in Consiglio Comunale a Chieti, Enrico Iacobitti, che continua dicendo: “Punti qualificanti del suo programma elettorale erano la cultura come strumento di rilancio della città e una nuova gestione urbanistica del territorio. Senza timore di smentite è possibile dire che in questi settori non è stato realizzato nulla di nuovo e significativo. La cosa è grave e politicamente rilevante perché chiama la responsabilità diretta dello stesso Di Primio in qualità di assessore alla cultura e all’urbanistica. Il tempo trascorso è sufficiente per un primo consuntivo, chiedendo conto alla maggioranza e al sindaco dei risultati raggiunti o dell’attività di programmazione amministrativa per il futuro. Purtroppo la nostra città è sempre più marginale nel contesto politico-economico attuale e non ve traccia di iniziative adeguate sui grandi temi del lavoro, della sanità, dei servizi sociali, dei rifiuti,della cultura e della pianificazione urbanistica. Il Consiglio comunale e le sue sedute sono sempre più un non luogo di riflessione e confronto, per l’assenza di una reale attività amministrativa e per le profonde lacerazioni interne alla maggioranza. Il centrodestra di Chieti è stato insieme per battere il nemico ma oggi non è insieme per pensare e mettere in campo buona amministrazione e soluzioni per la nostra città. In questo contesto la maggioranza e il sindaco Di Primio si apprestano alla verifica politica e amministrativa del proprio operato. A contendersi il campo nel centrodestra almeno due posizioni: quella che desidera un cambio radicale di tutta la Giunta ammettendo il fallimento politico-amministrativo del percorso attuale e quella di chi riflette interessi personali e mercanteggia il proprio futuro. In questa discussione la grande assente è la città di Chieti, i suoi cittadini, i suoi bisogni. Sono assenti le idee e una corretta programmazione amministrativa dell’Ente che sappia farle diventare soluzioni collettive. All’occasione di questa verifica di maggioranza, i gruppi moderati, con in testa il partito dell’Udc, (che hanno determinato la vittoria del centrodestra e di Di Primio) dovrebbero prendere atto del fallimento della coalizione di cui fanno parte e comprendere che il vincolo elettorale alla stessa e meno importante del vincolo stretto con i cittadini per il buon governo della nostra città”.