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Provincia di Chieti, salta il Consiglio: le voci dell’opposizione

Chieti. “Per l’ennesima volta, lo scorso venerdì, è saltato il Consiglio Provinciale per mancanza di numero legale. Come spesso accade, in quel poco di discussione che si è fatta , anche in questa circostanza abbiamo dovuto riscontrare la pochezza, l’arroganza e l’inconsistenza di questa maggioranza di centro destra “. A dichiararlo è Nicola Tinari capogruppo provinciale di Rifondazione Comunista.

“Questa volta” aggiunge Tinari “è toccato all’assessore Di Prinzio che, chiamato a rispondere ad una mia interrogazione, ha eluso la domanda ed in maniera davvero poco educata ha accusato la minoranza di poca attenzione e partecipazione. E’ sembrato davvero troppo, specialmente da parte di un assessore  che alla pari di quasi tutti gli altri, non è mai partecipe ai Consigli nè alle Commissioni. Questa maggioranza non naviga nemmeno più a vista , procede a tentoni e per questo cade spesso”.

Sulla questione interviene anche il capogruppo del Pd, Camillo D’Amico, secondo cui “l’assessore Donatello Di Prinzio è lo specchio reale della natura fallimentare dell’amministrazione Di Giuseppantonio: buttarla in caciarra, generare confusione, fare la vittima ed addossare ad altri la propria incapacità amministrativa, sperando la gente non comprenda e perdoni politicamente il nulla che loro hanno sin qui rappresentato”.

“In un momento in cui bisognerebbe tenere bassi i toni e dimostrare presenza costante e concretezza d’azione” concludono Eliana Menna e Giovanni Mariotti, capigruppo di Idv e Selassistiamo a nevrotiche reazioni ed offese verbali da parte dei componenti della giunta, più noti per le loro assenze fisiche e politiche che per il lavoro che dovrebbero svolgere. Tutto questo in un ente il cui futuro resta incerto e sul quale i cittadini hanno investito molto in termini elettorali per la maggioranza che lo governa. Noi siamo concreti e propositivi, loro nervosi ed evanescenti”.