Chieti, Di Gregorio, Di Salvatore e Di Iorio sul Consiglio Comunale

riccardo_di_gregorioChieti. Il consigliere comunale della Federazione della Sinistra, Riccardo Di Gregorio, ed il consigliere comunale del Pd, Renato Di Salvatore, si sono espressi sugli accadimenti avvenuti nel corso del Consiglio Comunale di Chieti di ieri.

“Vorrei riportare l’attenzione a quanto accaduto ieri in Consiglio Comunale – ha dichiarato il consigliere Di Gregorio – allorquando il consigliere del Pd Renato Di Salvatore, mentre faceva il proprio intervento in riferimento all’Odg Istituzione di un fondo di solidarietà proposto dal gruppo Udc, è stato osteggiato dal consigliere di Giustizia Sociale Enrico Bucci. Un atto che dimostra, ancora una volta, l’incapacità della presidenza del Consiglio Comunale di riuscire a gestire l’Assise civica, atteggiamento reiterato anche nella stessa mancanza d’ imparzialità di coordinare gli interventi dei Consiglieri di centrosinistra e centrodestra. Un atto di violenza verbale in seguito al quale si è sciolto il Consiglio e che ci impone la ferma considerazione di pretendere le dimissioni dello stesso presidente e un intervento del signor prefetto per l’atteggiamento tenuto in aula da parte del consigliere Bucci. Una vicenda, questa, che non vede atteggiamenti offesivi isolati e lesivi del credo personale accaduti nel corso della stessa Assise di ieri, considerato il fatto che la stessa mattina il Consiglio Comunale è stato preceduto da una benedizione religiosa cristiana senza che questa fosse stata stabilita nella Conferenza dei Capigruppo. Un atto sicuramente fuori luogo giacché il Consiglio è la rappresentazione della massima laicità dello Stato nonché  espressione variegata di esponenti di religioni e credi differenti. Per quanto riguarda, invece, gli ambigui atteggiamenti politici dell’Udc, andati in scena ancora una volta ieri, spero che presto si arrivi ad una decisa presa di posizione da parte di questo partito che prima professa di appoggiare o respingere determinati atti e poi a conti fatti assume un atteggiamento camaleontico che non giova né alla maggioranza del Sindaco, decisamente spaccata, né al bene dell’intera comunità”.
“Condividendo quanto affermato dal consigliere Di Gregorio – ha dichiarato il consigliere Di Salvatore – mi preme sottolineare il fatto che il mio intervento di ieri in Consiglio Comunale è avvenuto a titolo personale e non a nome del partito. Certamente, anche se cristiano e credente, non posso tollerare che le massime Istituzioni cittadine non difendano la laicità dello Stato.  Alcuni sepolcri imbiancati non possono pretendere di essere dei tuttologi, al tempo stesso offendere e strizzare l’occhio al mondo cattolico anche in un’Assise civica che per definizione è laica e liberale. L’incapacità di gestire le diatribe del Consiglio Comunale mi inducono a chiedere le dimissioni del suo presidente in virtù del fatto, poi, che questa non è la prima volta in cui sia avvenuta una vicenda del genere. Il presidente del Consiglio Comunale deve essere il garante delle Istituzioni e difendere gli interessi di tutti i Consiglieri al di là delle appartenenze politiche”.
“Gli atteggiamenti contraddittori ostentati ieri in Consiglio Comunale dall’Intergruppo Consiliare e dal Gruppo Udc – ha dichiarato il capogruppo del Pd, Alessio Di Iorio – dimostrano ancora una volta la spaccatura esistente all’interno della maggioranza governata dal sindaco. Differenti gruppi consiliari del centrodestra, infatti, si oppongono l’uno contro l’altro vagando allo sbando. Ciò che il Pd chiede, dunque, è una leale e precisa presa di posizione da parte dei partiti, coerenza e soprattutto al gruppo Udc un atteggiamento chiaro sulle sue scelte politiche in caso contrario uscisse dalla coalizione che attualmente appoggia”.

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