Empoli: Pelagotti, Vinci, Tonelli, Stovini, Gorzegno; Gallozzi (17′ st Lazzari), Signorelli (10′ st Saponara), Coppola (28′ st Moro); Brugman; Coralli, Mchedlidze. Allenatore: Guido Carboni
Pescara: Anania, Balzano, Romagnoli, Capuano, Petterini; Nielsen (34′ st Kone), Verratti (27′ st Togni), Cascione; Soddimo, Maniero (44′ st Sansovini), Insigne. Allenatore: Zdenek Zeman
Arbitro: Giacomelli di Trieste (Marrazzo di Tivoli – Pegorin di Latina)
Reti: 2’st Maniero; 8′ st Insigne
Espulsi :Gorzegno e al 43′ st Tonelli per doppia ammonizione
Ammoniti: Tonelli, Maniero, Coppola
Esordio biancazzurro per il danese Matti Nielsen, schierato al posto di Kone a centrocampo con Cascione e Verratti. Colpo di scena anche per il tridente, oggi meno “delle meraviglie” che mai: squalificato Immobile, si siede in panchina Sansovini e c’è Soddimo con Insigne e Maniero. Obbligato lo spostamento di Balzano sulla destra, dove manca l’altro squalificato Zanon; sulla mancina gioca Petterini. Sulla faccia Zeman si legge oggi la scelta del turn-over e a dargli ragione sarà un Empoli remissivo e mai pericoloso. Senza sforzo e senza rischio, il Delfino ottiene la vittoria ai danni del gioco latitante espresso dalla squadra di Guido Carboni.
Ad animare l’avvio ci provano i due insoliti protagonisti: Soddimo affonda sulla destra e serve Maniero che la devia in rete dal primo palo, ma il tocco è di mano e l’arbitro Giacomelli annulla e ammonisce. Poi il vero protagonista, Insigne, che attorno al quarto d’ora tenta la velenosa conclusione da limite trovando, però, solo il fondo. Arriva al 24’ il primissimo atto dell’esordiente Nielsen: un violento radente dal limite che Pelagotti rischia di trasformare in rete, sbagliando l’intervento facile e facendo rimbalzare la sfera davanti all’accorrente Maniero, ma Tonelli riesce a contenerlo e sventa. Empoli poco e nulla, spremuto dal pressing totale del Pescara, che si riversa in nove uomini a ridosso dell’area; al 31’ va anche Cascione a cercare la rete dall’area piccola: incornata su assist di Nielsen, ma il lungo centrocampista schiaccia troppo molle la palla e la mette in bocca al portiere toscano. La squadra di Carboni riesce, dopo una serie consecutiva di corner, a mostrarsi presente solo al 39’, con una staffilata che Coppola, da fuori area, fa fischiare accanto al palo a destra. Risponde, sul rovescio di fronte, ancora Insigne, che davanti a Pelagotti sciupa d’esterno un filtrante al cioccolato di Maniero. Due minuti dopo è invece il portiere di casa a sbarrare la porta all’ispirato Cascione. La chiusura della prima frazione spetta ad Insigne, mai così sprecone, che delude sulla conclusione sciupando il tacco elegante usato da Soddimo per sfuggire ad un manipolo di difensori e permettergli il tiro a giro dal lato corto a sinistra dell’area di rigore: palla indirizzata al ‘sette’ opposto, ma finisce ampiamente sul fondo. Reti inviolate al sopraggiungere dell’intervallo.
Cambio netto di registro con la ripresa: 1 minuto e 15 secondi soltanto sevono a Insigne per acciuffare il rilancio errato di Coppola, bersi Vinci sulla sinistra e crossare dal fondo, palla sottoporta dove la coppia centrale si dimentica di marcare Maniero che si tuffa in area piccola e con la fronte realizza lo 0-1. Cinque minuti ancora, poi,e l’attaccante di Frattamaggiore marca finalmente il proprio cartellino: Nielsen dal vertice destro rinuncia ad approfittare dello spazio per il tiro e fa girare il traversone sul secondo palo, dove Insigne spicca in terzo tempo e inzucca in goal. Lo 0-2 è, però, più demerito della bucata difesa di Carboni che merito dell’ordinaria amministrazione della corazzata adriatica. Non riesce certo a far meglio in fase di impostazione, l’Empoli, che affida la reazione ad una fastidiosa sequela di lanci lunghi e infruttuosi. Gli uomini di Zeman si adeguano e si adagiano, amministrando fino alla fine, sotto le contestazioni della tifoseria toscana all’indirizzo della propria deludente compagine. Gli unici sussulti, prima del 90’, sono le espulsioni di Gorzegno, diretta per proteste contro il guardalinee, e per Tonelli, che non controlla il fallo nervoso su Cascione e si becca il secondo giallo. L’arbitro Giacomelli non pazienta dinanzi alla frustrazione di una squadra partita come candidata alla promozione e, ad oggi, in lotta per la salvezza.
Tre punti fondamentali, che coincidono con il doppio stop della capolista Torino, fermata sul pari in casa del Cittadella e raggiunta dal Sassuolo a 46 punti. Dietro queste due, il Pescara insegue ad un punto: il capolavoro zemaniano si avvicina al traguardo.
Daniele Galli
Daniele Galli