Chieti. “Continua la solita litania al Comune di Chieti – commenta il consigliere Luigi Febo – dove un sindaco incapace di amministrare la propria città propone ad una maggioranza inerte e silenziosa l’ennesimo blitz alla faccia del diritto dell’opposizione di proporre correttivi”.
Così in una nota il capogruppo di Chieti per Chieti, Luigi Febo, che aggiunge: “Infatti, in appena due giorni, si passa dall’approvazione in commissione consiliare per arrivare direttamente all’approvazione in Consiglio Comunale dell’aumento della tassa sui rifiuti che, in alcuni casi, arriverà addirittura al 99%. I cittadini saranno chiamati a pagare gli errori dell’amministrazione con un salasso che nei casi più fortunati arriverà a circa il 23% colpendo tutte le categorie e raggiungendo, come detto, il 99% per i non residenti. In poche parole chi compra una casa a Chieti senza risiedervi, magari per far studiare un figlio o per fare semplice un investimento, si troverà a pagare il 99% di aumento! Una follia amministrativa perché anziché promuovere ad investire su Chieti, la decisione che verrà assunta dalla maggioranza di centro destra costringerà quei pochi proprietari di case non di Chieti a disfarsi del bene scoraggiando contestualmente futuri investimenti. Chi verrebbe a comprare a Chieti se deve pagare una tassa dei rifiuti che balza in un giorno del 100%. Che dire poi dei titolari di attività commerciali che dovranno sopportare un aumento della tassa dei rifiuti che passerà da un minimo del 13% ad un massimo del 40% con evidente ricaduta sull’utenza, cioè sui cittadini, causa inevitabili aumenti dei costi al dettaglio”.
“Ma anche per chi sarà fortunato e dovrà pagare ‘solo’ il 23% – conclude Febo – circa sarà comunque un salasso ingiustificato che colpirà anche famiglie mono reddito dove l’incidenza della nuova tassa sui rifiuti eroderà ancora di più il già precario potere di acquisto. Purtroppo, come centro sinistra oltre a denunciare il blitz e invocare per l’ennesima volta senso di dignità da parte del centro destra non possiamo fare perché non abbiamo i numeri per cambiare le cose ma anche perché i nostri colleghi di maggioranza da sei anni e mezzo si limitano ad alzare la mano e votare supinamente qualunque atto proposto dal sindaco anche se questo può arrecare danno ai cittadini”.