Lo afferma l’assessore all’Edilizia Scolastica Donatello Di Prinzio che aggiunge: “Sul versante degli interventi post sisma l’amministrazione di cui faceva parte D’Amico non ha lasciato nulla, le scuole erano state escluse persino dalle verifiche sismiche, previste solo per i ponti. E così abbiamo dovuto rimodulare anche quest’intervento, mettendo insieme strade e ponti, con uno stanziamento di 1.100.0000 euro, 250.000 dei quali a carico della Provincia. Ed è nell’ottica di rendere sicure le scuole che questa amministrazione ha sottoposto al presidente della Regione Gianni Chiodi un piano per la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici, indicando alcune priorità: siamo in attesa di una risposta e siamo fiduciosi. D’Amico, poi, attribuisce al presidente Enrico Di Giuseppantonio frasi che non ha mai pronunciato: non ha mai parlato di errori degli Uffici tecnici nell’elaborare le schede di richiesta. Forse D’Amico vuol seminare zizzania ma non ci riuscirà: gli uffici, per quanto ci riguarda, hanno sempre goduto della massima fiducia. La Provincia di Chieti, purtroppo, è stata umiliata da cinque anni di gestione Coletti, ridotta sull’orlo del fallimento, è ancora in pre dissesto ed è al settimo posto nella poco onorevole graduatoria degli Enti più indebitati d’Italia. Nonostante il disastro che abbiamo ereditato – aggiunge l’assessore Di Prinzio – cerchiamo di andare avanti con quella dignità e con quell’umiltà che ad altri sono mancate. Il disavanzo che abbiamo ereditato grazie all’ultimo bilancio della gestione Coletti pesa ancora come un macigno su tutti i settori, purtroppo anche sulla scuola. Il Pd, di fronte all’evidenza dei numeri e alla drammaticità dei conti, dovrebbe recitare un salutare mea culpa e prendere finalmente atto dei suoi 5 anni di gestione fallimentare”.