Lo ha dichiarato Lucia Proto dell’IdV, invitando le forze di opposizione presenti in consiglio e “i politici seri” a “bocciare questo cosiddetto piano, perché privo sostanzialmente di novità, rappresentativo e confermativo dello stato di inerzia attuale, con proposte e sprechi del tutto simili al flop del recente project-financing”. Secondo la responsabile Abruzzo IdV donne il piano non preverrebbe né sviluppo, né iniziative economico-commerciali. Mancherebbero anche interventi su sociale, turismo, urbanistica e ambiente.
“Si mantiene invece, un centro-città solo commerciale escludendo l’artigianato, la formazione e la cultura. Si insiste – continua la Proto – sui cosiddetti costosi “campus” scolastici (termine usato impropriamente) ormai solo progetti sulla carta di natura elettorale per l’effettiva mancanza di fondi (vedi bocciatura del I progetto del Liceo Scientifico V. Pollione) e sull’eliminazione o vendita delle Scuole Primarie Corradini. La zona Nord resta ghettizzata per mancanza di sufficienti accessi e per l’incapacità del sistema fognario che si sarebbero dovuti potenziare molto tempo fa, nel piano di urbanizzazione (vedi impedimenti del passaggio a livello). Che bisogno c’è di questo piano? Sono sempre le stesse e solite idee dell’attuale giunta”.
Per l’esponente dell’IdV “non serve alcun piano strategico e tanto meno un nuovo ufficio del piano strategico. Il vero scopo, almeno iniziale, è quello di costituire un altro carrozzone, gestito e occupato da costoro, che aumenterà anche i costi dell’attuale casta politica”.