Piano strategico Avezzano-Celano: per la Proto (IdV) l’ennesimo carrozzone politico

Lucia_Proto_2bAvezzano. A pochi mesi dalle elezioni Comunali, il Consiglio Comunale di Avezzano, venerdì si appresta ad approvare un cosiddetto “piano strategico Avezzano-Celano”. Commissionato all’esterno e sembrerebbe per una cifra esosa, comprendente solo otto paginette che analizzano lo stato attuale della città, da tutti già da tempo conosciuto, e che dovrebbe, con proposte molto fumose e senza alcuna soluzione, indirizzare la politica cittadina per i prossimi anni. Come a dire che coloro che hanno già amministrato per otto anni non hanno mai avuto una strategia per lo sviluppo, ma “si propongono” di averla se gli verrà data ancora fiducia e rinnovato l’incarico?”

Lo ha dichiarato Lucia Proto dell’IdV, invitando le forze di opposizione presenti in consiglio e “i politici seri” a “bocciare questo cosiddetto piano, perché privo sostanzialmente di novità, rappresentativo e confermativo dello stato di inerzia attuale, con proposte e sprechi del tutto simili al flop del recente project-financing”. Secondo la responsabile Abruzzo IdV donne il piano non preverrebbe né sviluppo, né iniziative economico-commerciali. Mancherebbero anche interventi su sociale, turismo, urbanistica e ambiente. 
“Si mantiene invece, un centro-città solo commerciale escludendo l’artigianato, la formazione e la cultura. Si insiste – continua la Proto – sui cosiddetti costosi “campus” scolastici (termine usato impropriamente) ormai solo progetti sulla carta di natura elettorale per l’effettiva mancanza di fondi (vedi bocciatura del I progetto del Liceo Scientifico V. Pollione) e sull’eliminazione o vendita delle Scuole Primarie Corradini. La zona Nord resta ghettizzata per mancanza di sufficienti accessi e per l’incapacità del sistema fognario che si sarebbero dovuti potenziare molto tempo fa, nel piano di urbanizzazione (vedi impedimenti del passaggio a livello). Che bisogno c’è di questo piano? Sono sempre le stesse e solite idee dell’attuale giunta”.
Per l’esponente dell’IdV “non serve alcun piano strategico e tanto meno un nuovo ufficio del piano strategico. Il vero scopo, almeno iniziale, è quello di costituire un altro carrozzone, gestito e occupato da costoro, che aumenterà anche i costi dell’attuale casta politica”.

 

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