E’ quanto affermato in una nota dal consigliere comunale di Chieti per Chieti, Giovanni Di Paolo, che ha continuato dicendo: “Rimarco, infatti, l’ennesimo ritardo nella presentazione del provvedimento stesso in sede di Commissione Consiliare atteso che la Legge 111/2011 è datata 16 luglio 2011. Parimenti, sempre in sede di Commissione, è scaturita la richiesta all’amministrazione provinciale di procrastinare i termini, che non sono perentori, per la presentazione della delibera di Consiglio Comunale inerente il Piano Rete Scolastica. Nel merito, va condannato il metodo scorretto ed inusuale di discussione dei provvedimenti senza concertazione alcuna, senza pubblicità, senza coinvolgimento dei genitori e dei familiari degli alunni dalla scuola d’infanzia alla scuola media inferiore delle autonomie scolastiche cittadine. Poiché i criteri principali per l’adozione dei nuovi Istituti comprensivi sono numerici (oltre 1.000 alunni) e territoriali, non si riesce a comprendere quali siano stati i percorsi mentali che hanno portato a tali definizioni. Non si comprende come non si voglia valutare il percorso formativo dei cittadini del futuro, la loro continuità didattica, il loro affiancamento pedagogico con le scuole medie inferiori. Accade, infatti, in maniera singolare, che Scuole storicamente inserite in determinati Circoli didattici vengano ex abrupto spostate e affiancate ad altre Scuole con cui non hanno alcuna affinità didattica, sociale e logistica. Nello specifico, le Scuole d’infanzia ed elementari Cesarii e Ravizza, nel cuore della città e da sempre incluse nel I Circolo Didattico, vengono spostate misteriosamente e senza alcuna giustificazione nell’ Istituto Comprensivo Chieti 2 mentre, al contrario, la scuola Arenazze-Corradi segue il percorso inverso: ciò implica che alunni delle elementari delle Cesarii saranno costretti ad iscriversi presso la Scuola secondaria di I grado Vicentini-Modesto della Porta e gli alunni delle scuole Arenazze-Corradi dovranno essere iscritti alla secondaria di primo grado Chiarini-De Lollis. Resta ancora il mistero di come territorialmente sia assimilabile al I Circolo Didattico la Scuola d’infanzia e primaria di Brecciarola e non sia invece stata ricompresa nell’Istituto Comprensivo Chieti 3 di Chieti Scalo. In sede di Commissione l’assessore Giampietro ha dichiarato di aver lasciato la discrezionalità ai dirigenti scolastici e che tale accordo viene fuori da incontri informali intercorsi con gli stessi. All’assessore si contesta la mancanza di verbali degli incontri da cui risultino i partecipanti, le date e le sedi, le dichiarazioni di intenti, le determinazioni conclusive. Nel ribadire il pericolo di mancanza di continuità didattica, di disagio sociale e logistico nello spostamento proditorio di alunni come se fossero cose, torno a chiedere il rinvio del punto all’Odg del Consiglio Comunale di lunedì, 19 dicembre 2011, e un incontro pubblico con il sindaco e l’assessore da una parte, i dirigenti scolastici dall’altra, con i genitori che vorranno partecipare. Il Consiglio Comunale – ha concluso Di Paolo – è sovrano e dovrà deliberare in ossequio agli interessi della collettività, in questo caso gli alunni delle scuole cittadine e i loro familiari, e non di alcune figure estranee all’amministrazione”.
“Stupisce l’atteggiamento denotante certezze e la sicumera esibita dai consiglieri comunali d’opposizione Riccardo Di Gregorio e Giovanni Di Paolo – ha risposto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – i quali si ergono a depositari di verità assolute quando parlano del Piano della Rete Scolastica mentre non si comprende come mai solo ora mostrino atteggiamenti determinati e, al tempo stesso, confusi. I consiglieri Di Gregorio e Di Paolo fanno parte di una coalizione politica all’interno della quale militava il loro assessore alla Pubblica Istruzione, distintosi per il suo atteggiamento pilatesco sull’argomento, al quale avrebbero potuto offrire tali suggerimenti. L’amministrazione comunale ha rivolto estrema attenzione alla riorganizzazione della Rete Scolastica cittadina promuovendo già da tempo incontri con tutti i dirigenti scolastici durante i quali sono state formulate diverse ipotesi, sfociate in un Protocollo d’intesa ampiamente condiviso. Sono stati incontri sempre costruttivi, al fine di individuare le soluzioni più opportune, improntati alla più ampia disponibilità e con una visione sempre lungimirante nella consapevolezza di giungere a decisioni improcrastinabili. Con le loro dichiarazioni, e questo sì che è grave, i consiglieri Di Gregorio e Di Paolo gettano discredito non riconoscendo l’assoluta professionalità degli attuali dirigenti scolastici della città e il grande lavoro svolto da questa amministrazione. Il percorso che ci ha condotti oggi alla formulazione del Piano delle Istituzioni Scolastiche non vuole essere un punto di arrivo ma un punto di partenza. E’ stato, infatti, istituito un tavolo permanente con l’obiettivo di monitorare costantemente tutte le situazioni inerenti le scuole. L’amministrazione è, pertanto, disponibile ad apportare, ove ce ne fosse bisogno, eventuali correttivi”.