“Il commissariamento non ha funzionato e questo è sotto gli occhi di tutti” ha dichiarato Verini, capogruppo di Futuro e Libertà, nonché candidato sindaco alle prossime elezioni. “Per conflitto di competenze i soggetti che si dovevano occupare della ricostruzione hanno soltanto litigato. Morale della favola: la ricostruzione dell’Aquila e dei centri minori del circondario, dei loro tessuti economico sociali, rappresenta nei fatti un fallimento rispetto agli intenti dichiarati”.
“Il regime commissariale” si legge nella mozione “benché immaginato per semplificare, ha prodotto un’obesa mole di norme sulle materie di competenza, tale da aver appesantito ogni aspetto della ricostruzione e dell’assistenza alla popolazione. La stessa struttura di commissariamento ha proceduto, inoltre, ad una stesura ‘solitaria’ dei decreti, senza che ci sia stato un preventivo confronto sugli stessi, in particolare col Consiglio Comunale dell’Aquila, applicando il metodo più distante da una ‘ricostruzione partecipata’, auspicata e ritenuta dai cittadini del cratere come l’unica via per ricostruire veramente gli aspetti materiali, immateriali, urbanistici, sociali ed economici dei territori colpiti”.
Un altro degli aspetti deprecati dai consiglieri di Fli è stato anche la profusione di fondi per il mantenimento di un’articolata macchina commissariale (fondi per altro mai del tutto quantificati) sottratti, di fatto, alla ricostruzione.
La volontà del gruppo consiliare è quella di invitare i cittadini a considerare le prossime elezioni comunali come una grande opportunità e un atto di seria responsabilità per il futuro della ricostruzione della città: con l’eventuale approvazione della mozione in sede di Consiglio Comunale, ci si preparerebbe ad una fase in cui la figura del commissario per la ricostruzione coinciderebbe col sindaco del Comune Capoluogo di Regione, che è sicuramente maggiormente in contatto rispetto ad un presidente della Regione con le problematiche e le esigenze della popolazione colpita dal sisma. Tale provvedimento, spiegano i consiglieri, consentirebbe, inoltre, un abbattimento di inutili spese predisponendoci nel solco della diminuzione della spesa pubblica necessaria, soprattutto in questo momento storico alla Nazione.
L’approvazione della mozione mira, dunque, a sottrarre al presidente di Regione Gianni Chiodi le competenza di commissario per la ricostruzione e di affidare tali stesse mansioni al futuro sindaco dell’Aquila a partire dalla prossima scadenza commissariale di dicembre 2012.
Il gruppo consiliare Fli del Comune ha ovviamente colto la palla al balzo per comunicare come un recente incontro con Gianfranco Fini abbia sensibilizzato il Presidente della Camera alla problematica della ricostruzione della città, creando le premesse per perorare la questione al Presidente del Consiglio Mario Monti.
Elisa Giandomenico