“Il gravissimo incidente accaduto a Francavilla al Mare in questi giorni – ha spiegato Palmerino Fagnilli – non è che l’ultimo di una lunghissima serie che vedono la regione Abruzzo in vetta alla triste classifica degli eventi tragici nel mondo del lavoro. L’Abruzzo secondo in Italia per i morti sul lavoro. Puntualmente poi, quando accadono incidenti come questo il tema torna di moda, una triste moda, ma che passato il clamore tutto torna nella triste normalità, fino al prossimo disastro. Infatti, come evidenzia l’illustre economista abruzzese Federico Caffè, nelle sue lezioni di politica economica, il tratto paradossale è che se al posto di 20.000 lavoratori, vi fossero 20.000 capi di bestiame esposti a morte sicura si adotterebbero le necessarie misure preventive. Per il fattore umano, invece, venendosi a trovare in condizioni meno favorevoli dei mezzi non umani nel processo produttivo, non vengono adottati realmente azioni tese ad evitare i tragici eventi. Infatti scriveva il Caffè negli ultimi 20 anni in Italia ci sono stati 22.800.000 casi di infortunio e malattie professionali, con 82.557 morti, 996.000 lavoratori resi permanentemente invalidi. Il numero dei lavoratori resi invalidi in Italia dal 1946 al 1966 è circa il doppio degli invalidi delle due grandi guerre mondiali messi insieme (1984, Bollati Boringhieri, Torino).
In questo ultimo anno non sono mancati altri eventi tragici nella nostra regione che hanno anche visto tenere, poi, convegni ed incontri sul tema, uno anche presso la sala consiliare della Provincia di Chieti. Nonostante tutto ciò avvicinandosi la fine dell’anno 2011 si deve prendere atto che nessuna iniziativa da parte della Provincia di Chieti è stata svolta, come per esempio quella di cui è titolare, ossia la Formazione Professionale in materia, con le AFPP sulle tecniche di sicurezza di Francavilla e Castiglione M.M. Infatti i corsi dell’Agenzia Formativa Provinciale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non si sono tenuti e le graduatorie per l’attività di docenza della stanno per scadere, delibera di Giunta Provinciale n. 322 del 18 luglio 2008. In tal senso si interroga quali sono le intenzioni dell’amministrazione provinciale in merito, ossia se i corsi si terranno e la validità delle graduatorie per la docenza verranno prorogate affinché sin da subito si possa operare per stare a fianco di lavoratori ed imprese e del sistema sociale per scongiurare le lacrime e il dolore di molte famiglie che vedono i propri cari cercare lavoro e svolgerlo, per ritrovarsi a piangere sui tragici eventi che comportano gravi danni ed enormi costi ai singoli come alla società. Non credendo sia questo il senso e il significato del Lavoro con i suoi risvolti sui cui la Costituzione Italiana fonda la sua Repubblica democratica sollecitiamo ognuno a fare la sua parte e la Provincia di Chieti la propria”.