“Sono dati veramente drammatici” dichiara Loredana Di Paola, delle segreteria del WWF Abruzzo. “I livelli di inquinamento indicati dalla centraline dell’ARTA producono con certezza danni diretti alla salute dei cittadini. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiarito che per ogni aumento di 10 microgrammi/mc di polveri PM10 si ha un aumento percentuale della mortalità, dello 0,6% considerando tutte le cause di morte, dell’1,3% considerando la mortalità per le sole malattie respiratorie e dello 0,9% se si prendono in considerazione i dati di mortalità delle malattie cardiocircolatorie. Questo senza considerare i danni all’organismo derivante dagli altri contaminanti presenti solitamente nelle situazioni di forte inquinamento dell’aria. Da una rapida verifica, il dato della centralina di Spoltore è superiore a quello di tutte le centraline della Lombardia e del Veneto, regioni padane dove l’inquinamento è a livelli record a scala europea”.
Il WWF stigmatizza anche la parzialità dei dati raccolti dall’ARTA che non rispetterebbero i parametri indicati nel Piano di Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo, approvato ormai da 4 anni. “Infatti” si legge in una nota “non vengono monitorate le polveri ultrafini (PM2,5) e altri inquinanti quali i pericolosi Idrocarburi Policiclici Aromatici e i metalli pesanti. A Chieti scalo hanno realizzato un monitoraggio per un solo mese e per giunta in piena estate con le fabbriche chiuse”.
Per l’associazione le amministrazioni non possono continuare a far finta di nulla, concedendo, ad esempio, nuove autorizzazioni per scarichi in atmosfera industriali nella Val Pescara o rinnovando quelle vecchie senza provvedere prima ad abbattere questi livelli di inquinamento record.
Inoltre, secondo il WWF è urgente varare provvedimenti draconiani sul fronte della mobilità sostenibile. “E’ veramente sconsolante” si legge ancora “osservare che la realizzazione di nuove strade e il restyling di quelle vecchie (è il caso di via Tiburtina a Pescara) non prevedano neanche una pista ciclabile, nonostante siano obbligatorie per il Codice della Strada. Per Spoltore abbiamo letto che la soluzione individuata dalle amministrazioni sarebbe la costruzione di nuove bretelle: come se spostare di qualche metro il traffico possa far scomparire le emissioni che, complessivamente a scala sovracomunale, rimarranno quindi inalterate”.