Il progetto di valorizzazione contribuisce ad “arricchire” anche il contesto urbano nel quale l’immobile da vendere è ubicato: o attraverso il recupero e la riqualificazione delle strutture esistenti o attraverso la realizzazione di nuovi insediamenti che rispettano i parametri della sostenibilità e dell’impatto ambientale ed urbanistico. Sono alcuni degli aspetti emersi dalla conferenza stampa tenuta questa mattina a Chieti dal Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio, dagli Assessori Alessio Monaco (Bilancio e Patrimonio) e Nicola Campitelli (Urbanistica) e dal Dirigente del settore Patrimonio della Provincia, l’architetto Antonio Di Chiacchio.
I beni messi in vendita sono: a Lanciano: Ex Istituto Agrario località Torre Sansone ambito A (area insediabile residenziale, aree pubbliche (verde, bosco e parcheggi): 2.924.750,00 euro; ex Istituto Agrario località Torre Sansone ambito B (Area insediabile per attività culturali, ricettive, sportive, ecc): 2.779.200,00; ex succursale del Liceo Scientifico – via Santo Spirito (area insediabile residenziale): 1.443.000,00 euro. a Paglieta: ex Sede Istituto Tecnico Agrario – ambito A (area insediabile espositivo, commerciale e di servizio): 1.446.720,00; ex sede Istituto Tecnico Agrario – ambito B (area insediabile produttivo, industria e artigianato): 1.149,360,00 euro; ex Sede Istituto Tecnico Agrario – ambito C (area insediabile terziario, direzionale e ricettivo): 4.513.940,00 euro; ex sede Istituto Tecnico Agrario – ambito D (terreno agricolo irriguo): 77.640,00 euro; a Chieti: complesso immobiliare ex ospedale via Arniense 208: 2.278.738,50 euro.
“Questo avviso rappresenta una sorta di ultima chiamata per evitare il fallimento dell’Ente – ha detto il presidente Di Giuseppantonio – e per questo lancio anche un appello a tutti coloro che fossero interessati a portare avanti iniziative per lo sviluppo del nostro territorio. Vorrei evidenziare un aspetto importante che è la valorizzazione dei nostri beni e del contesto urbanistico nel quale sono ubicati, ma altrettanto significativo è il risvolto finanziario per i proventi che speriamo arrivino da questa vendita e che ci aiuteranno su almeno quattro fronti: la copertura del disavanzo, la copertura dei debiti ancora da riconoscere, una iniezione di liquidità per le casse e dunque per pagare i creditori ai quali rivolgo l’ennesimo invito a non presentare ingiunzioni. Ma, soprattutto, torneremmo ad avere un bilancio normale, non più oberato dai debiti e che pertanto ci consente di investire sulla manutenzione di strade e scuole oltre che per garantire servizi essenziali. Ulteriore aspetto rilevante, inoltre, è che i beni dell’Ente non saranno soggetti a deperimento e dunque a perdere valore e che gli insediamenti destinati a nascere sui lotti che venderemo produrranno lavoro e dunque occupazione. Sono grato alle amministrazioni comunali di Lanciano e Paglieta che hanno condiviso con noi questa innovazione progettuale e amministrativa: una collaborazione che potrà proseguire quando, pagati i debiti, potremo investire sulla viabilità e l’edilizia scolastica delle due città e dei rispettivi comprensori”.
L’assessore Campitelli dal canto suo ha voluto evidenziare, tra l’altro “che i progetti di valorizzazione sono compatibili con le esigenze dei Comuni di Lanciano e Paglieta, dai quali abbiamo ottenuto la massima collaborazione anche perchè il nostro obiettivo è duplice: da una parte valorizzare il nostro patrimonio e dall’altra assecondare le esigenze dei Comuni. E infatti abbiamo sempre immaginato queste aree integrate in un ben determinato tessuto urbano. Non ci saranno colate di cemento – ha sottolineato Campitelli riferendosi in particolare ai progetti di Lanciano – ma zone residenziali realizzate nel pieno rispetto di tutti gli standard. Per quanto riguarda Paglieta si è tenuto doverosamente conto che i beni in vendita sono a pochi chilometri da una delle zona industriali più importanti d’Italia e pertanto si è ipotizzato un centro di eccellenza polifunzionale”.
L’assessore Monaco dal canto suo ha ricordato che le vendita di beni immobili già effettuata nel 2010 ha portato nelle casse della Provincia 1.556.970 euro e che entro il 31 dicembre prossimo sarà necessario incassare dalla vendita almeno quelle somme necessarie per coprire i debiti fuori bilancio e il disavanzo.