Il Comandante della polizia municipale ha infatti espressamente vietato l’affissione a causa dell’utilizzo di termini che “sebbene, purtroppo, di uso quotidiano, potrebbero risultare eccessivamente espliciti soprattutto nei confronti dei soggetti minori”.
Il riferimento è a un’espressione riportata nel manifesto, ma che, come sottolinea Walter Caporale, capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale, sarebbe stato lo stesso presidente del Consiglio a pronunciare.
“Il Comandante” dichiara infatti Caporale “dimentica un piccolo particolare: la frase riportata nei manifesti è stata espressa dal presidente del Consiglio e non dal sottoscritto! Dunque, premesso che abbiamo già pagato per le affissioni all’Aquila, ci preme precisare al Comandante dei Vigili che il divieto andrebbe inviato a Berlusconi e non ai Verdi!”.
Oltre all’espressione incriminata, il manifesto chiede, a nome dei Verdi, le dimissioni di Silvio Berlusconi. “La libertà di informazione” continua Caporale “esige che non venga vietato nulla che possa permettere all’opinione pubblica di informarsi e di conoscere quello che i nostri politici dichiarano: chiediamo il diritto di libertà di pensiero. Riteniamo gravissimo il bavaglio che qualcuno vuole mettere anche sulle affissioni, sindacando sul messaggio dei manifesti: non siamo in una dittatura e abbiamo quindi il diritto-dovere di informare i cittadini!”.