“Per onestà nei confronti dei cittadini” spiega il manager “è necessario sgomberare il campo da equivoci. Non si tratta, infatti, di decidere se destinare i fondi alla realizzazione di un nuovo ospedale, oppure a un intervento di ristrutturazione del vecchio. In seguito al terremoto del 2009, infatti, il Governo ha riservato all’Abruzzo 260 milioni di euro da destinare esclusivamente alla costruzione di nuovi ospedali, da realizzare con criteri altamente antisismici. Ciò vuol dire che si potrà avere accesso a quei finanziamenti soltanto presentando un progetto, riferito a un nuovo ospedale, che sia credibile in termini di fattibilità e accessibilità. Non sarà pertanto possibile attingere a quelle risorse per interventi alternativi, come una ristrutturazione. Credo che il dibattito a Lanciano si stia sviluppando in una direzione che non è quella corretta, perché non c’è alcuna possibilità di scelta: o si costruisce il nuovo ospedale oppure la situazione resterà quella di oggi perché l’Azienda non dispone di risorse proprie per fare fronte a un’operazione di riqualificazione del Renzetti”.
Secondo Zavattaro, dunque, “il comprensorio di Lanciano ha davanti a sé un’opportunità storica, perché ha la possibilità di ottenere un nuovo presidio da 300 posti letto, a fronte dei 200 attuali, in una struttura costruita secondo i criteri di funzionalità ed efficienza che caratterizzano oggi i nuovi complessi dedicati ad attività sanitarie. Si tratta perciò di decidere unicamente se si vuole cogliere questa occasione oppure rifiutarla, ma in tal caso chi si assumerà una simile responsabilità farà fatica a trovare spiegazioni plausibili da dare ai cittadini”.
Le sollecitazioni a indicare in fretta un’area idonea ad accogliere una struttura così grande “nascono dal desiderio della nostra Azienda di presentarsi all’appuntamento con il Ministero con le carte in regola per avere accesso alle risorse e assicurare alla città di Lanciano un nuovo ospedale, che per ruolo e importanza sarebbe un pezzo forte dell’offerta sanitaria nella nostra provincia. Mi sembra assurdo e incomprensibile che il Consiglio comunale di Lanciano possa rinunciare a una simile opportunità, per di più a fronte del nulla, perché i fondi ministeriali ex art. 20 sono vincolati alla realizzazione di nuove strutture. L’Azienda si rende comunque disponibile a organizzare per i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Lanciano una visita guidata in alcuni degli ospedali di più moderna concezione realizzati negli ultimi anni per toccare con mano il salto di qualità che sarebbe possibile offrire ai cittadini”.