“Varchi elettronici attivi a partire da giovedì prossimo, 16 giugno, nelle due sedi degli uffici comunali, Palazzo di città e la Palazzina ex Inps: per entrare negli uffici per i cittadini sarà sufficiente presentarsi alla reception, mostrare un documento e in cambio verrà rilasciato un badge per varcare i tornelli. Non cambierà nulla per i dipendenti, che continueranno a utilizzare il badge marcatempo; non cambierà nulla per gli amministratori che sono già stati dotati di un badge per l’apertura dei varchi. Nessun pass verrà fornito per i cittadini che vorranno partecipare alle sedute del Consiglio comunale o a eventi e manifestazioni previsti nella sala consiliare”, a spiegare i dettagli è il sindaco in persona, affiancato stamane in conferenza stampa da Marco Molisani, il Dirigente del Gabinetto del sindaco che ha seguito l’intera procedura. “L’unico obiettivo dell’iniziativa, assunta per la prima volta dal Comune di Pescara, non è quello di allontanare gli utenti, ma piuttosto di garantire la sicurezza dei nostri impiegati e degli stessi cittadini che devono poter esercitare i propri diritti all’interno della macchina comunale in un clima di massima serenità e tranquillità”.
Varchi, costati circa 18mila euro, ben spesi a sentire Mascia, in nome della sicurezza. È lo stesso primo cittadino a riportare alla memoria alcuni episodi di tensione vissuti all’intero del Municipio: “il primo, con l’ex sindaco Pace, che in un tranquillo sabato mattina del 2003, mentre in sala Giunta si celebravano dei matrimoni civili, dunque c’erano decine di persone in festa, ebbene nella stanza accanto un uomo con problemi giudiziari, ex detenuto, ha preso in ostaggio lo stesso sindaco con tutto il personale della segreteria, tenuti per oltre un’ora sotto la minaccia di una pistola. Ricordo poi quando al mio predecessore venne recapitata una lettera con all’interno un proiettile, anche in questo caso da parte di una persona con chiari disturbi di natura personale. Ma ricordo soprattutto le decine di aggressioni subite dai nostri dipendenti, soprattutto dagli addetti ai servizi sociali e alla Politica della casa, due settori dislocati nella palazzina ex Inps che hanno a che fare ogni giorno con situazioni di estrema delicatezza e spesso anche di notevole pericolosità. Abbiamo avuto casi di dipendenti costretti a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, ‘casi’ sedati solo dall’arrivo tempestivo delle Forze dell’Ordine che però non possono vigilare ogni minuto della giornata i nostri palazzi istituzionali. Ci sono stati furti, soprattutto nelle ore serali, quando nelle nostre sedi si svolgono magari le riunioni della Commissione urbanistica e negli uffici: nei corridoi ormai silenziosi, si sono introdotti furtivamente soggetti ignoti che hanno addirittura rubato giacconi invernali, se non attrezzature d’ufficio. E soprattutto nei nostri palazzi si registra un andirivieni costante, specie nelle giornate del sabato, quando gli uffici sono quasi completamente vuoti, addirittura di ambulanti abusivi o di utenti alla ricerca di un bagno dove spesso troviamo di tutto, oltre a chiari atti vandalici”.
Una lunga serie di eventi che ha convinto l’Amministrazione a non “continuare ad affidarci alla buona sorte”. Ed intervenire per aumentare tutela, sicurezza, e protezione del personale, degli stessi amministratori, ma anche dei cittadini che frequentando il palazzo. “E ovviamente tale misura ci consentirà anche di regolamentare meglio i flussi di utenti che spesso si recano quotidianamente negli uffici comunali non rispettando i giorni di apertura e ricevimento al pubblico, distraendo il personale dall’esame delle pratiche e inevitabilmente rallentando il lavoro interno”, ha aggiunto Mascia. I varchi sono stati installati nell’ingresso principale del Palazzo di piazza Italia e dinanzi alla scala di destra, nella palazzina ex Inps sia nell’ingresso di piazza Italia che sull’ingresso di piazza Duca D’Aosta, per gli accessi alla scalinata B, C e A. In sostanza i varchi entreranno in funzione giovedì prossimo, 16 giugno. Alla reception ci saranno gli operatori della ditta CSI srl di Caserta alla quale è stato affidato del servizio, per una contratto di circa 80mila euro l’anno.
Per il Pd il centrodestra serra le porte del Comune. “Per la prima volta nella storia di questo Comune è stata messa una sbarra all’ingresso. Non se ne comprendono le ragioni, non c’è stato mai bisogno di bloccare il libero accesso ai cittadini che devono trovare nel Municipio il luogo aperto e sempre disponibile alle loro richieste e segnalazioni, senza contare dell’assurda spesa sostenuta, una spesa questa ingiustificata se si pensa alle ristrettezze economiche che l’Amministrazione comunale sta vivendo in questo periodo”, questo il commento di Moreno Di Pietrantonio, capogruppo Pd in Consiglio Comunale.
Daniele Galli