Lo ha annunciato l’assessore alle Attività produttive Stefano Cardelli nel corso della conferenza stampa di quest’oggi convocata con Pina Di Peco, presidente di Confartigianato estetica-benessere di Pescara e il referente dell’iniziativa Fabrizio Vianale.
“Da mesi – ha sottolineato l’assessore Cardelli – riceviamo le segnalazioni da parte di utenti o anche operatori circa la presenza di pseudo-estetisti che praticherebbero la professione in modo completamente abusivo. Per contrastare il fenomeno il primo passo, già dalla scorsa estate, è stato quello di firmare un’ordinanza per vietare i massaggi sulla spiaggia. Ora però, su iniziativa della Confartigianato, abbiamo deciso di procedere con un progetto-pilota formalizzando gli atti amministrativi da attuare per scovare gli abusivi: in sostanza presso l’ufficio comunale dell’Urp abbiamo istituito un numero verde, 800482527, aperto e pronto ad accogliere da parte di cittadini e operatori di settore le segnalazioni circa casi di abusivismo, tra estetisti, acconciatori, personale addetto all’esecuzione di tatuaggi e piercing e oncotecnici, la disciplina relativa al rifacimento delle unghie. Si tratta purtroppo di un fenomeno in pericolosa e preoccupante crescita, considerando che spesso l’esercizio della professione senza le opportune conoscenze per la cura del corpo può causare danni irreparabili, pensiamo ai sequestri recenti effettuati da Guardia di Finanza e Polizia municipale di prodotti medicinali e cosmetici assolutamente fuorilegge e pericolosi per la salute degli utenti”. Una volta ricevuta la segnalazione al numero verde circa un presunto caso di abusivismo professionale, sarà il Nucleo Commercio dei vigili urbani a verificare la veridicità o meno del ‘caso’ anche con appostamenti investigativi.
Lunedì prossimo 30 maggio l’iniziativa sarà illustrata direttamente agli operatori del settore. Contestualmente sarà avviata anche una campagna di informazione e sensibilizzazione tra i cittadini per invitarli a diffidare di chi esercita le attività di cura del corpo senza licenze o autorizzazioni, in ambienti non idonei, come i propri domicili, senza rispettare le opportune condizioni igienico-sanitarie, senza poter utilizzare prodotti idonei o spesso utilizzando apparecchiature non di ultima generazione, che possono arrecare danni ai clienti, come inestetismi o problemi muscolari per massaggi fatti male o generare intolleranze.