Questo all’indomani della visita del Governatore a Civitella (accompagnato dall’assessore Dino Pepe e dai consiglieri Sandro Mariani e Luciano Monticelli) per prendere visione dello stato delle cose.
“Abbiamo chiesto” sottolinea il segretario Enzo Vagnoni, “quali siano le possibilità per il nostro Comune, di rientrare nel Cratere sismico e tra quanto tempo saranno operative le squadre di rilevamento del DICOMAC, per il rilievo dei danni occorsi su tutto il territorio e per la valutazione dell’agibilità degli immobili.
Anche in questo caso il Presidente è stato chiaro: l’inclusione del Comune sarà funzione del risentimento sismico subito e dei danni che saranno accertati, circa le squadre è evidente che esse saranno concentrate nella prima fase nelle zone maggiormente danneggiate e via via raggiungeranno i Comuni più lontani dall’epicentro come il nostro, occorrerà quindi attendere un po’ di tempo che ci auguriamo possa essere il minore possibile.
Sempre durante il sopralluogo, il Presidente D’Alfonso, ha preso l’impegno di sollecitare il Presidente del Consiglio Renzi ad effettuare una visita sul nostro territorio.
Siamo stati quindi particolarmente lieti nell’apprendere la notizia, che poche ore dopo è circolata, della telefonata effettuata dal Presidente Renzi al nostro Sindaco Cristina Di Pietro.
Nella consapevolezza che i territori “amici e vicini” di Amatrice e Norcia, tradizionale luoghi per noi Civitellesi di escursioni e gite fuori porta, hanno subito danni gravissimi e distruzioni tali da meritare la massima attenzione da parte del Governo nazionale, siamo orgogliosi che le Istituzioni sovraordinate riescano a mantenere l’attenzione anche sul nostro Comune che per fortuna ha subito danni ben più lievi e sopportabili.
La visita del Presidente del Consiglio, si preannuncia per Civitella e per l’intero territorio come un momento storico, l’attenzione così forte delle istituzioni oltre a fornire un aiuto concreto, rappresenta un atto solidale di vicinanza anche psicologica a tutte le famiglie che si sono ritrovate con le case inagibili o e costrette a sgomberare, favorendo lo spegnersi dell’incertezza sul futuro”.