‘La quinta stagione: tempi nuovi per il Paese’ è il titolo del convegno organizzato all’Auditorium De Cecco dal Pd abruzzese e Area Dem, al quale parteciperanno i due esponenti nazionali del Partito Democratico. Convegno preceduto da una conferenza stampa, presso il Palazzo della Regione, dell’Onorevole Franceschini, presidente del Gruppo Parlamentare del Pd alla Camera dei Deputati e candidato sconfitto da Pierluigi Bersani alla guida del partito. Occasione, davanti alle telecamere e ai microfoni, per sollevare le principali problematiche dell’Abruzzo, legate al “potere appiattito” e alla “inefficienza di un uomo con più di 20 deleghe e vari comissariamenti”, come ha sottolineato il capogruppo regionale Camillo D’Alessandro, riferendosi a Gianni Chiodi.
La presenza di Franceschini in Abruzzo sarebbe, secondo i democratici, da vedere come l’istituzionalizzazione della proposta del Pd contro la “soluzione inefficace di Chiodi ai problemi della regione”. Oggetto principale dell’intervento dell’Onorevole è stata la cosiddetta Vertenza Abruzzo: la denuncia trasversale fatta da parti sociali, associazioni produttive e di categoria. “E’ un quadro incredibile”, ha detto Franceschini, “quando tutte le parti, al di là dei colori politici, si uniscono nella denuncia, si dimostra l’emergenza e l’incapacità di chi guida la regione”. Franceschini ha poi usato il termine “parlamentizzare”, per indicare l’intenzione di portare il caso oltre i confini regionali. “In settimana studieremo gli strumenti per sollevare in fretta il caso in Parlamento, come interrogazioni e quant’altro possibile”, aggiunge. Stoccate per Chiodi: “ricopre numerosissime cariche che, singolarmente, impegnerebbero per 20 ore al giorno, con risultati inefficienti”, e per Berlusconi, sempre a riguardo dell’Abruzzo: “Il disastro de L’Aquila fu usato per accendere i riflettori internazionali sull’ uomo del fare, e in fretta fu rimandato in una cappa di silenzio con gravissimi ritardi sulla ricostruzione”.
Daniele Galli