Pescara. “Parlamentizzeremo la Vertenza Abruzzo”, questo la promessa fatta dall’Onorevole l’On. Dario Franceschini, presidente del Gruppo Parlamentare del Pd alla Camera dei Deputati, oggi pomeriggio nel capoluogo adriatico, insieme all’ex Presidente del Senato Franco Marini, per un convegno.
‘La quinta stagione: tempi nuovi per il Paese’ è il titolo del convegno organizzato all’Auditorium De Cecco dal Pd abruzzese e Area Dem, al quale parteciperanno i due esponenti nazionali del Partito Democratico. Convegno preceduto da una conferenza stampa, presso il Palazzo della Regione, dell’Onorevole Franceschini, presidente del Gruppo Parlamentare del Pd alla Camera dei Deputati e candidato sconfitto da Pierluigi Bersani alla guida del partito. Occasione, davanti alle telecamere e ai microfoni, per sollevare le principali problematiche dell’Abruzzo, legate al “potere appiattito” e alla “inefficienza di un uomo con più di 20 deleghe e vari comissariamenti”, come ha sottolineato il capogruppo regionale Camillo D’Alessandro, riferendosi a Gianni Chiodi.
La presenza di Franceschini in Abruzzo sarebbe, secondo i democratici, da vedere come l’istituzionalizzazione della proposta del Pd contro la “soluzione inefficace di Chiodi ai problemi della regione”. Oggetto principale dell’intervento dell’Onorevole è stata la cosiddetta Vertenza Abruzzo: la denuncia trasversale fatta da parti sociali, associazioni produttive e di categoria. “E’ un quadro incredibile”, ha detto Franceschini, “quando tutte le parti, al di là dei colori politici, si uniscono nella denuncia, si dimostra l’emergenza e l’incapacità di chi guida la regione”. Franceschini ha poi usato il termine “parlamentizzare”, per indicare l’intenzione di portare il caso oltre i confini regionali. “In settimana studieremo gli strumenti per sollevare in fretta il caso in Parlamento, come interrogazioni e quant’altro possibile”, aggiunge. Stoccate per Chiodi: “ricopre numerosissime cariche che, singolarmente, impegnerebbero per 20 ore al giorno, con risultati inefficienti”, e per Berlusconi, sempre a riguardo dell’Abruzzo: “Il disastro de L’Aquila fu usato per accendere i riflettori internazionali sull’ uomo del fare, e in fretta fu rimandato in una cappa di silenzio con gravissimi ritardi sulla ricostruzione”. A tenere banco anche la questione delle recenti alluvioni nel teramano: “Si dimostra la scandalosa differenza tra le regioni: dove la lega batte i pugni sul tavolo si trovano i soldi (380 milioni ottenuti da Zaia per il Veneto ndr), in Abruzzo si è ottenuto solo una ‘norma vergogna’ che assomma alla cittadinanza colpita gli effetti della catastrofe con il carico economico per la ricostruzione”, ha concluso prima di recarsi nel sottostante Auditorium De Cecco per il convegno insieme a Franco Marini.
Daniele Galli