“Martedì prossimo” aggiunge Cerolini “nel corso del vertice con il sindaco Albore Mascia ci sarà un ulteriore momento di confronto che servirà a chiarire ogni dubbio o perplessità circa il livello qualitativo dei servizi garantiti che non subirà variazioni”.
“Da un anno e mezzo” ricorda l’assessore “la nostra amministrazione comunale ha saputo instaurare un sano rapporto di collaborazione con i sindacati, senza somministrare contentini a nessuno, ma lavorando insieme per potenziare gli interventi sul sociale. Oggi il governo cittadino, nella predisposizione del bilancio, ha dovuto fare i conti con una riduzione dei trasferimenti dallo Stato pari a 3milioni e mezzo di euro, eppure siamo comunque riusciti a predisporre un bilancio virtuoso senza pregiudicare gli interventi a favore delle classi più disagiate: nel 2011 confermeremo e continueremo a garantire i Lea rivolti ai disabili, assicurando l’assistenza agli studenti diversamente abili e nei Centri diurni. Verrà invece razionalizzata l’assistenza domiciliare, quella oggi garantita agli anziani, circa 800 sul territorio, per il disbrigo di piccole mansioni, come la spesa o la pulizia domestica, privilegiando coloro che hanno un elevato grado di non autosufficienza, una razionalizzazione che non inciderà sulla qualità dei servizi offerti. E soprattutto ci attendiamo un risparmio attraverso l’avvio del nuovo modello di gestione dei centri sociali: a giorni inizieremo a sperimentare l’autogestione nella struttura di piazza dei Grue, sperimentazione che subito dopo estenderemo alle altre quattro strutture del territorio, ricordando che tra l’altro i Centri sociali non rientrano nei Livelli Essenziali di assistenza. E continueremo a garantire il massimo supporto anche a tutti gli utenti oggi seguiti dal segretariato sociale che non subiranno alcun taglio”.
“L’obiettivo” aggiunge “è quello di garantire la tutela delle fasce deboli, ossia minori, disabili e anziani non autosufficienti, un obiettivo che riteniamo di condividere con gli stessi sindacati. Non comprendiamo dunque quella levata di scudi annunciata oggi dai sindacati ai quali abbiamo sempre garantito massima apertura e collaborazione, sindacati che martedì, nel corso del vertice con il sindaco Albore Mascia, avranno modo di approfondire ulteriormente la destinazione di ogni minimo investimento. Soprattutto non comprendiamo quella levata di scudi dei sindacati che hanno il compito primario di preoccuparsi del sociale, ma anche dell’occupazione, e che oggi addirittura hanno chiesto di tagliare ulteriormente gli investimenti sui tre settori, turismo, cultura e lavori pubblici, che sul territorio di Pescara sono fonte primaria di lavoro. Forse i sindacati hanno dimenticato che per gli interventi sul sociale, che non riguardano solo gli anziani, ma anche le famiglie monoreddito e i disoccupati, le Istituzioni non possono e non devono limitarsi al puro assistenzialismo fine a se stesso, ma devono piuttosto creare le basi e le condizioni per aiutare gli utenti a reinserirsi nel mercato del lavoro per riacquistare dignità e autonomia e per contribuire ad aumentare la ricchezza economica del territorio quale mezzo di rilancio. E il Comune di Pescara lo farà investendo sul turismo, sulla cultura, sui lavori pubblici e sul progetto Pescara include, ossia l’istituzione di borse lavoro, proponendo una fase di accompagnamento nel reinserimento nel lavoro di utenti svantaggiati. A questo punto riteniamo che non ci sarà alcun bisogno di effettuare occupazioni del Comune, ma piuttosto potremo continuare il rapporto di collaborazione costruttiva portata avanti sino a oggi”.