“La questione è per il paese della massima importanza, ma resta chiara e semplice nei contenuti” dichiara Zaccagnini. “A un anno e mezzo dalla fine del nostro incarico abbiamo l’esigenza di dire con nettezza ai cittadini su quali basi costruiremo il programma di fine mandato e chi tra noi ha davvero voglia di portare fino in fondo il nostro progetto. Condizione imprescindibile per essere credibili di fronte alla cittadinanza è la fiducia nel programma elettorale e nella mia persona quale guida del nostro progetto. Se c’è qualcuno che non crede giusto riconoscermi tale ruolo, ritengo debba serenamente prendere posizione a riguardo. Quanto a me, nel rispetto degli elettori e per senso di responsabilità nei confronti del paese, sono pronto a ripartire domani stesso discutendo di tutto: prima, però, è necessario che i consiglieri si esprimano formalmente sulla più scontata delle richieste, la fiducia al sindaco”.
Sarà questa l’ultima verifica che il sindaco e i consiglieri firmatari del documento di fiducia proporranno prima delle definitive dimissioni e del successivo scioglimento del Consiglio comunale. Senza la sottoscrizione del documento di fiducia, il sindaco non ritirerà le dimissioni e il 25 novembre scatterà il commissariamento dell’ente.