Pescara, biblioteca provinciale: Testa e Rapposelli chiedono tempo

 

biblioteca_pescaraPescara. “Per la smania di dire qualcosa la consigliera di minoranza Antonella Allegrino dice tutto e il contrario di tutto, sulla cultura pescarese e sulla biblioteca provinciale”. Con queste parole il Presidente della Provincia, Guerino Testa, e il suo vice, Fabrizio Rapposelli rispediscono al mittente le voci sulla chiusura della biblioteca provinciale.

La consigliere provinciale Idv Allegrino, infatti, molto si era spesa per denunciare l’annosa, problematica situazione della biblioteca, attaccando più volte Presidente ed assessore alla Cultura sulla mancata difesa di personale e sedi. “Parlando di una libreria che rischia di chiudere i battenti la consigliera accusa la giunta Testa di essere assolutamente immobile di fronte ai problemi della biblioteca”, dichiarano i due, “ma nello stesso tempo annuncia che proprio la giunta Testa si è attivata per trasferire la struttura nei locali del Mediamuseum, in piazza Alessandrini, contraddicendo se stessa”.

L’attuale situazione, secondo Testa e Rapposelli,  è il prodotto dell’incuria di amministrazioni precedenti, che avrebbero “sempre fatto finta di non vedere la situazione in cui versava la biblioteca”, , mentre l’attuale giunta di centrodestra sta “affrontando la questione della nuova sede concretamente, cercando di individuare la migliore via di uscita. Certo è che quella del Mediamuseum è un’ipotesi sulla quale stiamo lavorando. Tuttavia”, proseguono, “ci sono anche altre possibilità che stiamo prendendo in considerazione e che non sono da escludere. Al momento è presto per dire come si concluderà questa delicatissima vicenda ma ci permettiamo di prenderci un po’ di tempo per decidere, considerato che il centrosinistra ha dormito per anni”.

Testa e Rapposelli, a proposito, commentano anche sulla chiusura imminente della libreria Edison, una delle più grandi della città: “Apprendiamo la notizia con grande dispiacere, e crediamo di condividere la preoccupazione con tutti, dal centrodestra al centrosinistra. Ma non riteniamo di poter intervenire sulle scelte di un privato che ha, evidentemente, ha ritenuto opportuna ed inevitabile questa scelta a tutela dei propri interessi”.

Daniele Galli

 

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