“L’Ufficio tecnico della Regione ha effettuato una ricognizione circa le condizioni di conservazione dei tetti in eternit, accertando che le stesse coperture sono compatte, ossia non si sono riscontrati sfaldamenti nel cemento amianto che possano far ipotizzare una dispersione di particelle di eternit nell’aria, una scoperta che ci consente di tirare un sospiro di sollievo placando le preoccupazioni circa la presenza del pulviscolo”, affermano gli assessori, “Nelle prossime ore ci incontreremo con i dirigenti dell’Ufficio Patrimonio della Regione per la firma delle ultime carte che sigleranno la restituzione del complesso alla Regione stessa, legittima proprietaria dell’area”.
Ottemperato l’impegno assunto nel corso del sopralluogo effettuato con la Regione Abruzzo appena la settimana scorsa. In cinque giorni sono sparite le erbacce che ricoprivano il terreno asfaltato, sono sparite le montagne di rifiuti ingombranti disseminate ovunque, all’interno dei capannoni, all’esterno e anche nei vecchi uffici dell’ex Banca o della Cooperativa Alternativa 83, trasformati in rifugi per senzatetto. Sono stati rimossi i residui dei vecchi carri di carnevale, ancora abbandonati nelle strutture, il pattume di ogni genere gettato a terra, i materassi e persino il camper privo di targa posteggiato all’ingresso dell’ex Cofa da anni. Portate via anche le grate in ferro che inizialmente la Regione aveva sistemato per proteggere gli ingressi della struttura e che erano state completamente divelte.
“Entro la settimana corrente ci rivedremo con la Regione Abruzzo per assolvere agli ultimi adempimenti burocratici, firmare le ultime carte del verbale di riconsegna dell’immobile e ritrasferire il possesso, la gestione e la custodia dell’intera superficie alla Regione che, a quel punto, dovrà individuare i passi successivi da intraprendere, innanzitutto decidendo quali provvedimenti assumere in merito alla presenza dell’amianto, che comunque dovrà essere rimosso. La premura dell’amministrazione comunale, oggi, è quella di restituire subito la struttura alla Regione, anche perché ogni giorno siamo costretti a cambiare catene e lucchetti ai cancelli d’ingresso che dall’esterno tentano ogni sera di rimuovere e violare”, concludono Seccia e la Del Trecco.
Lo stato attuale dell’Ex Cofa
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Lo scempio prima della bonifica
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Daniele Galli