Gli accessori sequestrati venivano confezionati in Africa e, per evitare i controlli che il Corpo Forestale dello Stato, unica struttura statale preposta per l’Italia, effettua in tutte le dogane italiane, dapprima importati in Francia e solo successivamente immessi sul mercato italiano sfruttando i minori controlli derivanti dalla libera circolazione all’interno dell’Unione Europea.
Gli uomini della forestale hanno trovato di tutto: borse, portafogli, ed addirittura pelli intere conciate della lunghezza anche di 3 metri per un totale di circa 200 capi.
Al vaglio degli inquirenti anche diversi documenti contabili in bianco rilasciati da aziende francesi, nonché certificati CITES rilasciati dalla Repubblica Francese intestati a terze persone che permettevano di ingannare il consumatore circa la legittima importazione e detenzione.
Nel corso della perquisizione è stato individuato anche un altro cittadino Nordafricano, già arrestato meno di tre mesi fa dagli stessi operanti, che, su disposizione della Procura della Repubblica di Pescara, è stato nuovamente arrestato per immigrazione clandestina e condotto nel carcere di Pescara.