“Il governo regionale ed io in primis” ha detto Febbo “in qualità di primo firmatario della Legge regionale n.36 del 2 agosto 2010, sulla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti inerti contenenti amianto, non intendiamo gabbare con le chiacchiere nessuno“.
L’assessore precisa che quella che è stata pubblicata sul Bura è una determina direttoriale e non una delibera di giunta. Al contrario, sul Bura straordinario n.13 del 13 agosto è stata pubblicata la legge regionale del 2 agosto 2010 n.36. La normativa in oggetto impegna la Giunta regionale a redigere un Piano di settore che stabilisce i criteri per individuare i luoghi e gli impianti idonei per la realizzazione e l’esercizio di detti impianti.
L’assessore Febbo ha già sollecitato gli organi competenti a provvedere in tal senso, considerando che l’Esecutivo regionale ha 120 giorni a disposizione dall’entrata in vigore della legge per approntare il Piano di Settore. In questo lasso di tempo, nelle more dell’approvazione del Piano in questione, sono sospesi tutti i procedimenti di rilascio delle autorizzazioni e gli effetti di quelle già rilasciate per la realizzazione e l’esercizio di impianti di smaltimento di rifiuti contenenti amianto non ancora in funzione.