Il consigliere provinciale Antonella Allegrino torna a parlare di edilizia scolastica e accusa il presidente della Provincia Guerino Testa di “predicare il risparmio ma di non fare niente” per evitare che l’Ente spenda così tanta soldi.
“Durante l’anno” dice “abbiamo assistito ciclicamente alla promessa di impegno per trovare soluzioni che ad oggi non sono state nemmeno vagliate. Un esempio per tutti l’Alberghiero, mentre più di una volta è stato sbandierato ai quattro venti l’investimento fatto per l’edilizia scolastica, che purtroppo si traduce solo in manutenzioni ordinarie e straordinarie, fatta eccezione per il liceo scientifico D’Ascanio di Montesilvano che dovrebbe avere presto una nuova sede. Tutti lavori però, in gran parte preventivati dalla precedente Amministrazione e questo non gioca bene per chi si è presentato con l’intento di incarnare il nuovo e il cambiamento, ma finora ha solo scaricato responsabilità sull’esecutivo precedente per giustificare la propria limitata azione”.
Secondo Allegrino, “una gestione virtuosa dei locali scolastici consentirebbe più di un’economia alla Provincia di Pescara, così economicamente provata dalla congiuntura, stando a quanto lamenta da un po’ il presidente Guerino Testa. Basterebbe lamentarsi di meno e agire con maggiore decisione, provando ad applicare alla realtà la gestione del buon padre di famiglia, ottimizzando gli investimenti su progetti duraturi e soprattutto sicuri, tramite l’accensione di mutui da sostituire col tempo ai contratti di locazione fino a soppiantarli”.
Come spiega ancora il consigliere provinciale, al momento le scuole per cui la Provincia paga un affitto sono il Liceo Scientifico Portauova (106.28,64 euro), l’Alberghiero (293.060,69 euro), l’Istituto Tecnico Alessandrini di Montesilvano (489.585,43 euro), il liceo scientifico Corradino D’Ascanio (139.159,19), liceo scientifico Luca Da Penne (68.966 euro), ITC Marconi (59.367,75 euro); cifre a cui si aggiungono altri importi pari a 188.847,26 per i locali dell’Ufficio Scolastico Provinciale, contratti che andranno in scadenza entro settembre 2013.
“Non abbiamo visto un piano serio di intervento su questa realtà” conclude Allegrino “che il primo anno di Testa ha lasciato completamente immutata, malgrado gli impegni presi, soprattutto in tempi di razionalizzazione scolastica. Sono stati tanti, forse per far andare giù il boccone amaro di un progetto di riordino confusionario e talmente lontano dalla realtà da restare congelato fino a nuovo ordine, resta il debito sempre acceso dei fitti, che non prevede entrate e su cui l’Ente non agisce”.