Chieti. Si è svolto a Chieti venerdì 6 novembre l’incontro pubblico con operatori sanitari e cittadini che ha visto la presenza di Chiara Zappalorto capogruppo al Consiglio comunale di Chieti esegretario provincale del Pd , il consigliere e segretario cittadino Filippo Di Giovanni l’assessore alla sanità Paolucci e il direttore della Asl Lanciano-Vasto Chieti Flacco.
L’assesore Paolucci ha innanzitutto posto l’attenzione su tre punti fondamentali: “Il futuro della sanità deve garantire il diritto universale all’accesso alla sanità pubblica e non si garantisce la qualità dell’assistenza sanitaria con la frammentazione e il policentrismo. In secondo luogo occorre considerare che la domanda di assistenza sanitaria cambia, poichè la vita si è allungata. In terzo luogo va evidenziato il rapporto tra la popolazione attiva e quella inattiva che è pari a 2,8. Ciò significa che le politiche demografiche di questo paese devono cambiare per modificare questo rapporto, altrimenti tra 20 anni ci saranno meno entrarte per sostenere le uscite e quindi per sostenere i costi dell’innovazione tecnologica e migliorare la sanità. In realtà si parla tagli alla sanità ma se si vanno a vedere i dati risultache l’Abruzzo per la sanità ha speso nel 2015, 40 milioni in più. La Regione ha infatti investito nel miglioramento dell’offerta sanitaria con ipunti nascita, nuove sale parto e sicurezza per le mamme e i nascituri”.
“Stiamo lavorando per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e ciò è confermato dal fatto che per la prima volta l’Abruzzo ha ottenuto dal Ministero l’adempienza ai Lea sugli indicatori che misurano i livelli di assistenza sanitaria- ha dichiarato l’assessore Paolucci che ha proseguito affermando che – Dobbiamo porre fine a 30 anni di sanità demagogica; anche per il discorso sui punti nascita, che meriterebbe un approfondimento a se, mi preme sottolineare che per esempio a Teramo sono state ritrutturate le sale parto come non accadeva dal 72, oltre a una serie di nuove sale parto che abbiamo inaugurato sul territorio.Per quanto concerne più strettamente il ruolo di Chieti occorre evidenziare che l’ospedale ha una reparto di maternità e infantile più sicuro e con migliori standard per le donne, si è scelto inoltre di trasferire gli ambulatori al SS Annunziata recuperando e ristutturando vecchi locali già a disposizione e fruibili dalgli utenti e la cardiochirurgia a novembre entrerà in funzione. Sicuramente il lavoro prosegue con impegno e intensità , dobbiamo garantire assitenza ai cronici fragili e ai non autosufficienti. La qualità dell’assistenza sanitaria fa la differenza , quando si riesce a rispondere in sicurezza .Occorre raccontare la sanità con verità e con coscienza, una nuova sanità che deve cambiare e non può restare quella che è stata”.