Trecento mila euro di lavori, su cui la lista civica Per Rocca ha deciso di soffermarsi. È stata, infatti, presentata un’interrogazione dai consiglieri di minoranza in merito alla pavimentazione prevista per il giardino e per la Torre Campanaria, che prevede l’utilizzo di cubetti di porfido.
Secondo i consiglieri, gli interventi dovrebbero tener conto della tipologia del giardino in questione, la cui forma, nel pensiero religioso medievale, è l’allegoria del Paradiso da cui l’uomo è stato scacciato. Da qui, dunque, il suo grande significato simbolico all’interno delle abbazie e accanto alle chiese. “Perché” si chiede allora il gruppo consiliare “ricoprire completamente con un pavimento l’unico luogo naturale rimasto vicino alla Piazza e privare la chiesa parrocchiale del suo giardino? Se, inoltre, il giardino ha uno stretto rapporto con la chiesa parrocchiale, prima di dare corso ad un radicale cambiamento del sito, è stato sentito il parere della parrocchia?”.
Secondo il gruppo di opposizione, dunque, si tratterebbe di spendere in interventi di altro genere le somme previste, che pure sono importanti. Stando a quanto sostenuto dai consiglieri, infatti, si tratterebbe di un’area che necessita esclusivamente di interventi di manutenzione del verde e non di una completa ripavimentazione.
Proprio l’anima verde del piccolo paese potrebbe essere in pericolo. “Il Comune di Rocca San Giovanni” spiega, infatti, la lista civica “ha aderito all’associazione dei “Borghi più belli d’Italia” e premia ogni anno i cittadini che meglio addobbano con fiori e piante i vicoli del centro storico. Perché, allora, distruggere l’unico angolo verde vicino la piazza principale, dopo che questa è stata completamente spogliata delle fioriere esistenti e dopo che sono state eliminate le aiuole nell’area dell’ex fonte comunale? Non si manifesta così una insofferenza per il verde e una scelta, oggi del tutto anacronistica, di puntare sul cemento per migliorare l’aspetto del paese?”.
Ad essere messa sotto accusa anche la scalinata delle mura medievali, oggetto degli interventi. Si tratterebbe, infatti, di rimuovere nuovamente una pavimentazione in cotto realizzata soltanto 10 anni fa. Una spesa, dunque, che i consiglieri di opposizione credono possa essere evitata, soprattutto nel periodo di crisi economica come quello attuale.
“Manifestando queste perplessità e ponendo queste domande” concludono, quindi, i consiglieri, “speriamo di indurre ad una riflessione che porti a conservare la sistemazione attuale del giardino con il ripristino delle siepi, del prato, dei fiori e della statua della Madonna posta sulla colonna centrale. Facendo così si risparmieranno tanti soldi pubblici da destinare, magari, a cose più urgenti e più utili. Non è che dopo anni di immobilismo, la frenesia di concentrare la realizzazione di opere pubbliche nell’ultimo anno di amministrazione faccia fare cose inutili o addirittura dannose?”.