Testa ha ricordato che la situazione in cui versava la società al momento del suo insediamento era davvero difficile. “Al 07 agosto 2009, data in cui si è insidiato l’attuale consiglio di amministrazione la società aveva una perdita di circa 200mila euro e se la situazione fosse rimasta invariata avrebbe comportato la messa in liquidazione della società (il capitale sociale è pari a 100mila euro). Considerato il quadro pressoché drammatico ereditato dalla precedente amministrazione, come prima cosa sono state tagliate le spese, e si è provveduto alla rinuncia dei compensi da parte dei componenti del Consiglio di amministrazione, alla riduzione delle spese per sevizi di consulenza, al taglio delle spese per pulizia, alla disdetta di uno dei due contratti di affitto dei locali in cui la società esercita la propria attività, delle spese per il servizio di vigilanza, alla rinegoziazione dei contratti sottoscritti con le compagnie assicurative. Si è fatto ricorso, poi, alla cassa integrazione (a partire dal 5/10/2009)”.
Testa ha anche spiegato che a seguito di questi interventi è stato raggiunto un primo obiettivo importante. “Il bilancio al 31/12/2009 che sarà approvato entro la fine del mese presenta un piccolo utile, e per il futuro stiamo lavorando sul piano industriale”.